Chiodi: "La giunta di centrosinistra erogava contributi a pioggia"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il ping pong dei contributi alle associazioni sembra un gioco in cui i contendenti non si stancano di colpire la pallina e rilanciarla nel tavolo dell’avversario. Ecco appunto Carmine Chiodi, vice capogruppo della civica di maggioranza San Benedetto Protagonista, colpire la pallina del batti e ribatti. Chiodi entra nella partita toccato nel vivo dalle dichiarazioni di Tonino Capriotti, consigliere Pd. E  chiama in campo l’ex assessore al bilancio Fabio Urbinati.

“Credo che sia arrivato il momento – sbotta Chiodi –  di mettere la parola fine al metodo di fare politica da parte della minoranza consiliare sambenedettese e nello specifico mi riferisco principalmente agli esponenti del centrosinistra.  I nostri prodi, dimenticando che negli ultimi dieci anni sono stati saldi al comando dell’amministrazione comunale, ogni giorno trovano da ridire su argomenti che proprio loro hanno lasciato come scomoda eredità all’attuale maggioranza.

Oggi la querelle è focalizzata sul nuovo Regolamento comunale, da fare, per la concessione di contributi. Il consigliere Tonino Capriotti si schernisce e dice che la Città deve essere sempre al primo posto ed aspetta ancora un Regolamento che consenta ai cittadini di San Benedetto del Tronto di conoscere con chiarezza e trasparenza le modalità di erogazione dei contributi e termina chiedendo “Quando possiamo sperare di averlo?”.

Egli è il presidente della commissione consiliare Bilancio e visto che già ha svolto diverse sedute della stessa è in grado di comprendere ed ha fatto comprendere, in che stato è ridotto il bilancio cittadino dopo un decennio di sperperi da parte della precedente amministrazione. Il precedente assessore al Bilancio è un suo compagno di cordata “Renziano“, Fabio Urbinati.

Perché non ha provveduto a rivisitare il Regolamento oggi tanto agognato e vilipeso? Nella seduta della commissione Affari generali di venerdì 13 gennaio si è chiaramente detto della necessità di approfondire da parte della commissione la bozza di Regolamento presentata.

Si pretendeva forse che si approvasse tutto ad occhi chiusi?  Data l’importanza dell’argomento in discussione una pausa di riflessione non può che essere bene accetta per far sì che si realizzi un prodotto finale consono alla chiarezza e trasparenza che il Capriotti invoca.

La passata amministrazione comunale ha erogato contributi a pioggia con criteri del tipo decido io, non tenendo affatto conto delle comunicazioni e richiesta chiarimenti del Ministero. I prodi consiglieri guardano la pagliuzza negli occhi degli altri ed evitano di vedere la trave nei loro. L’attuale maggioranza discute ed argomenta tutto ciò che interessa e riguarda il governo cittadino e può avere anche visioni non univoche ma sulla sua coesione: non ci sono dubbi.

Pertanto è inutile che si prendono a pretesto situazioni perniciose lasciate sul tappeto da coloro, comunque della stessa area politica, che oggi inorriditi invocano soluzioni espresse. La consigliera Morganti invece di vedere faide nell’attuale naggioranza, si occupi di quanto accade nel suo Pd. Basta leggere giornalmente i quotidiani e capire la frammentazione in cui versa il suo partito. Oltretutto non è stata capace di fornire, pur avendola da tempo, la bozza di Regolamento ai membri di commissione, consegnata solamente – conclude Chiodi – ad inizio seduta della commissione stessa”.

Cosa aveva dichiarato Tonino Capriotti? “La giunta – diceva qualche giorno fa Capriotti –  eroga dei contributi a pioggia, con criteri del tipo: decido io punto. Il segretario comunale fa delle osservazioni di legittimità sulla delibera. L’assessore si affretta a preparare un regolamento per regolarizzare la delibera di giunta di erogazione contributi a pioggia, sollecitando il presidente di commissione.

Il presidente della commissione la convoca per iniziare la discussione nel merito. Vengono sollevate una serie di osservazioni nel merito  e alla fine si decide di riconvocare la commissione. No il finale non è proprio così.

La città deve sempre essere al primo posto ed aspettiamo ancora un regolamento che consenta ai cittadini di San Benedetto di conoscere con chiarezza e trasparenza le modalità di erogazione dei contributi. Quando possiamo sperare di averlo?”.

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