Ciclovia della Costa Picena, “Tagliati 14 pini senza criterio: uno scempio”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sale la protesta per 14 pini tagliati nel cortile della scuola Spalvieri, nella zona mare di Porto d’Ascoli. “Una scelta senza criterio, uno scempio”, tuona Massimo Bertolozzi, padre di un’allieva del plesso di via Colleoni nonché vice presidente dell’Associazione Ambiente e Salute nel Piceno.

Gli alberi sono stati segati perché sul quel percorso deve transitare la Ciclovia della Costa Picena, una pista ciclabile che congiungerà Porto d’Ascoli a Cupra Marittima. La recinzione sta per essere smantellata per poi essere realizzata oltre il nastro ciclabile, restringendo il cortile. E su Facebook si è scatenata la protesta dei genitori degli studenti.

“Perché non è stato trovato un percorso alternativo?”, sbotta Bertolozzi. Insiste: “E’ vero, la ciclabile fu progettata dall’amministrazione di centrosinistra, dove l’assessore Leo Sestri ci ha messo del suo per ridurre il patrimonio di pini della città. In maggioranza c’erano i Verdi, rappresentati dall’assessore Paolo Canducci e dal consigliere Andrea Marinucci che hanno lasciato che le cose accadessero”.

Bertolozzi poi tira in ballo l’amministrazione di centrodestra: “La giunta Piunti ha cancellato le manifestazioni culturali organizzate dal centrosinistra, perché  vuole lasciare un’impronta, ma sull’abbattimento dei pini non ha fatto nulla. Eppure si potevano salvare cambiando tracciato, ad esempio passando in via Nebbia”.

Non basta: “La ciclabile fa un percorso lungo, transita in una zona agricola e disabitata: spero che non passi in quella zona perché al posto dei campi ci prevedono cemento”.

E ancora: “Per ogni vecchio albero che viene buttato giù devono essere piantati due-tre nuovi  esemplari, lo dice la legge. Sarà fatto?”.

“Questa mattina (mercoledì 12 luglio) non volevo passarci – mastica amaro –  per non vedere lo scempio che mi era stato segnalato da altri genitori”.

Conclude Bertolozzi: “Il prossimo anno scolastico mia figlia farà le superiori, per cui non dovrò più andare alla Spalvieri. Questo mi consola, anche se davvero poco, perché non sarò costretto a vedere tutti i giorni il cortile senza i pini”.

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