"Città insicura? Il sindaco chiude il pontino lungo", l'Udc all'attacco

Fabrizio Capriotti contesta l’amministrazione comunale sul tema della sicurezza. Per il centrista l’amministrazione anziché intervenire fugge dal problema

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non siamo assolutamente d’accordo sul modo con cui questa Amministrazione sta gestendo il problema della sicurezza in città”, sbotta Fabrizio Capriotti, coordinatore comunale del gruppo Udc-Popolari-Laici.

“Emblematico – continua Capriotti – è il brutto fatto accaduto al pontino lungo di Via Calatafimi, dove si è verificata l’aggressione di un nostro concittadino, dopo questo brutto episodio cosa è stato proposto? La chiusura del pontino dalle ore serali e per la notte. Completamente assurdo.

Ma i nostri amministratori sono di San Benedetto? Vivono questa città? Conoscono realmente le problematiche della gente? Dai fatti sembrerebbe di no.

Ci sono gli schiamazzi in centro di notte ed il cosiddetto problema sicurezza notturna, denunciato dai cittadini oramai da anni e mai seriamente affrontato. Che cosa propone la nuova amministrazione? Multe ai locali ed invita i cittadini a fare querele e sporgere denunce Signori direi che è imbarazzante.

Gli attuali amministratori hanno preso un impegno con la città e devono rispettarlo, gli chiediamo per quale motivo si sono candidati? Dov’è il loro programma sulla sicurezza tanto sbandierato in campagna elettorale, tanto da ergersi a paladini della città? In cosa consiste? Dire ai cittadini esasperati di fare denunce? Chiusure? Multe alle attività? Coprifuoco?

E’ senz’altro disarmante constatare come dopo 10 mesi di governo della nuova amministrazione, per la sicurezza in città non sia stato fatto nulla. E’ necessario aumentare la presenza delle forze dell’ordine – insiste Capriotti –  istituendo un apposito servizio notturno della Polizia Municipale in collaborazione tra tutte le forze dell’ordine, gli uomini e le risorse ci sono ma occorrono le idee e la volontà, il lavoro e la programmazione.

Ripristinare un presidio dei Carabinieri in centro, ci risulta che saranno messi a disposizione della collettività, dei locali in via di costruzione in via Veneto, grazie ad un accordo pubblico/privato. Quale migliore destinazione per quei locali?

Pulizia ed illuminazione, controllo e vigilanza, presenza costante e visibile di tutte le forze dell’ordine, maggiore attenzione da parte di tutti gli addetti ai lavori e rispetto delle regole . Rispetto delle regole da parte di tutti.

Quando si perde di vista il bene comune, il valore del senso civico ed il rispetto per il prossimo, quando non si lotta per questi principi, quando succede questo, allora non si può parlare di politica. Se non si lotta per questi motivi, se non ci si batte per dare risposte concrete alla città – conclude Capriotti –  allora è meglio cambiare mestiere”.

 

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