Sei mesi di reclusione per l'uomo con la mannaia

SAN BENEDETTO DEL TRONTO –  Confermata la condanna per l’uomo con la mannaia e il coltello: sei mesi di arresto e mille euro di multa. Ad emettere il verdetto finale è stata la Cassazione di Roma, che ha ribadito le sentenze del Tribunale di Ascoli e della Corte di Appello di Ancona.

Stiamo parlando di un fatto che suscitò clamore alla fine di luglio 2011. L’uomo, oggi sessantenne, abita nei pressi del Florentia World, un locale ad alta frequentazione giovanile dislocato nel quartiere Ragnola di Porto d’Ascoli. All’epoca il ritrovo era finito nell’occhio del ciclone a causa della movida molesta. Poi il titolare ha cambiato politica gestionale ed oggi il Florentia è rinomato per la buona musica.

I ragazzi rimanevano a bere e parlare nel piazzale del bar fino alle ore piccole. E d’estate si dorme con le finestre aperte. Impossibile riposare. Esasperato dal rumore proveniente dal piazzale, l’allora cinquantacinquenne uscì in strada brandendo un coltello da cucina in acciaio e una mannaia in acciaio.

Un testimone aveva visto l’imputato mentre brandiva le “armi” per intimorire le persone che stazionavano davanti al Florentia. La circostanza era stata confermata anche da altri testimoni, che avevano riferito che egli agitava la mannaia nella direzione di una persona.

L’uomo si era poi recato all’interno del locale per parlare con il titolare e le forze dell’ordine, che erano intervenute a seguito di una chiamata. Aveva presentato le scuse. Ma fu proprio la polizia a sporgere denuncia. Il condannato si era difeso asserendo che le “armi’ erano state portate in strada esclusivamente a scopo dimostrativo, e non aveva avuto un atteggiamento violento nei confronti degli avventori. I magistrati non hanno accolto la tesi difensiva.

Da quella notte per l’uomo è iniziato il pellegrinaggio nelle aule giudiziarie: in primo grado subì la condanna a sei mesi di reclusione e un’ammenda di mille euro, poi confermata in appello. Qualche settimana fa è arrivato il pronunciamento della Cassazione a scrivere la parola fine sulla storia dell’uomo con la mannaia.

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