Coppa Italia, Ascoli eliminato. Bertotto: «Sono amareggiato. Il percorso sarà lungo»


ASCOLI – La compagine bianconera esce mestamente dalla Coppa Italia. Il Perugia, infatti, ha superato l’Ascoli per quattro reti ad una. Il mister, Valerio Bertotto, si è presentato in sala stampa per commentare la gara appena terminata.

«Non mi aspettavo questa presentazione, venivamo da una prova di grande livello con una neoretrocessa. Avevo chiesto di proseguire quel lavoro, al netto di tutto. Non è stata una prestazione al livello che desideravo. Perdere non è mai bello, prendere quattro gol in questa maniera ancora meno. Indicazioni avute? Mi da tante certezze, non c’è un male che non preceda un bene. Siamo diventati squadra lo scorso Giovedì. Stiamo lavorando per creare qualcosa di bello e nuovo. Ritengo che il percorso sarà lungo. Sono amareggiato, ma questo non scalfisce il lavoro iniziato.

Siamo stati lenti, macchinosi e slegati. Non è la squadra che voglio io. Credo che sia doveroso analizzare seriamente questa partita. Fra due giorni avremo la seconda partita di Campionato. Toccherà a noi trovare le chiavi giuste per cancellare questa prestazione. I tanti cambi non la giutificano. La condizione non è ottimale, dover fare uno sforzo importante per tre partite è improponibile. Tutte le partite non le prendo come test o provini. La scelta di far giocare alcuni giocatori è per dare loro minuti nelle gambe. Donis? È indietro di condizione, come lo sono altri. È arrivato, come tanti altri, senza preparazione. Il tempo d’inserimento non può essere dall’oggi al domani. Vellios e Mallé? Devono crescere, come tutti.

Anche in una brutta batosta dobbiamo prendere degli spunti positivi per capire e non fare gli stessi errori. È doveroso da parte di tutti analizzarla. Ne abbiamo parlato già ora. Domani ci ritroviamo per la gara di Lecce. Cancelliamo immediatamente la brutta gara fatta. Quattro cambi ad inizio secondo tempo? Dovevo dare la scossa. Quattro gol sono tanti da recuperare.

Non sono preoccupato, sono amareggiato. Dobbiamo diventare grandi e uomini immediatamente. Dobbiamo focalizzarci sul prossimo evento. Tempo non ce ne è, la nostra predisposizione deve essere questa. Chi non è in grado di farlo deve cambiare lavoro.»

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