Coronavirus, classi vuote ma scuole aperte. Si ricorre alla didattica a distanza

ASCOLI – Ieri primo giorno di chiusura delle scuole.  Salvo cambiamenti, rimarranno così fino al prossimo 4 marzo, come ordinato dal presidente della Regione. Le aule sono vuote, ma le scuole sono regolarmente aperte con dirigenti e collaboratori a lavoro.

“I collaboratori scolastici hanno prestato massima cura per la pulizia  di tutte le superfici degli edifici” dice la dirigente del “Fermi-Sacconi-Ceci “Purtroppo i prodotti sono diventati introvabili , per non parlare dei tempi di consegna e dei prezzi lievitati. Abbiamo affisso i manifesti per spiegare come ci si lava le mani e spiegare di non scambiarsi le merende o usare la stessa lattina. Abbiamo anche preparato un vademecum da dare agli alunni ” prosegue Palanca  “Inizieremo anche la didattica a distanza e riunirò il collegio dei docenti ” dice “Gli alunni sono stati avvisati  attraverso il nostro sito e le nostre pagine social”.

Il dirigente del “Mazzocchi-Umberto I” Nazario D’Amato spiega che “Noi già utilizziamo degli strumenti come Google classroom che consentono di  effettuare azioni per la didattica a distanza. Lo strumento è limitato ad alcune sperimentazioni che già ci sono, ma in questo momento queste sono possibilità concrete che si possono ampliare” spiega D’Amato, « Al momento arrivano alcune richieste di chiarimenti da parte dei genitori, ma sul sito e sul registro elettronico ci sono tutte le informazioni”.

“I genitori ci hanno chiesto se potevano venire a prendere  i libri che i loro figli avevano dimenticato qui per poterli usare a casa” dice la dirigente dell’Isc “Don Giussani” Cinzia Pettinelli, « A breve si riunirà il collegio di primaria e di secondaria per attivare la didattica a distanza, con i docenti che individueranno i lavori da fare da utilizzare attraverso  il registro elettronico” dice “Intanto abbiamo già provveduto da tempo a pulire accuratamente tutte le aule da cima a fondo. Se la chiusura dovesse proseguire, continueremo con la didattica a distanza anche se non tutti potrebbero non avere la strumentazione giusta per accedere a questi servizi” conclude la dirigente.

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