Coronavirus, la Regione aumenta le restrizioni: chiusi parchi e giardini pubblici, limitato l’uso della bicicletta

La Regione Marche aumenta le restrizioni alla circolazione per contrastare la diffusione del coronavirus.

In una nuova ordinanza la Regione ha ordinato che al fine di evitare assembramenti di persone, sono chiusi al pubblico parchi e giardini pubblici. L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone solo per lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari.

Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione.

Altri provvedimenti riguardano l ’apertura di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e di rifornimento, consentita solo in autostrada e sulle strade extraurbane principali, mentre sulle strade extraurbane secondarie  solo dalle ore 6.00 alle ore 18.00 dal lunedì alla domenica.

Le attività di bar non possono essere aperte, invece, nelle aree di servizio e rifornimento situate nei tratti stradali che attraversano centri abitati.

L’orario di apertura degli esercizi commerciali di vicinato è consentito dalle ore 8 alle ore 20, in riferimento a quanto indicato dal DPCM 11 marzo 2020.

L’ordinanza partirà dalle ore 00:00 del 21 marzo 2020 e sino alle ore 24:00 del 3 aprile e comunque cesserà di avere efficacia al in caso di provvedimenti governativi o ministeriali che dispongano in tal senso.

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