Crisi idrica, confermato il livello d’allarme codice rosso

La Ciip conferma l’estrema criticità della situazione idrica, sia per i quantitativi delle sorgenti che presso gli impianti di soccorso. Come emerge proiettando al 2020 i trend di ricrescita/decrescita del 2019 delle sorgenti principali, si può prevedere un deficit di circa 145 l/s nel periodo dei massimi consumi (statisticamente in tutto il mese di agosto).

Pertanto l’azienda conferma il “Livello di ALLARME – codice ROSSO – 3° STADIO”.

Sono già state attivate alcune situazioni come la chiusura delle fontane monumentali senza ricircolo; in zone agricole, non facilmente controllabili, chiusura progressiva delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune).

Nei centri abitati, limitazione tramite l’apposizione di dischetti limitatori o chiusura delle fontane pubbliche (fino al 100% della totalità delle fontane per ogni Comune); costante monitoraggio del consumo delle fontane pubbliche e degli idranti antincendio in esercizio presenti nel territorio gestito dall’azienda; incremento della disponibilità di mezzi meccanici di soccorso per la gestione delle emergenze localizzate (autobotti e macchine per il confezionamento e conservazione di acqua potabile in buste igieniche) e il potenziamento delle attività di regolazione e monitoraggio dei livelli dei serbatoi;

Attivati tutti gli impianti di soccorso per la loro massima potenzialità e utilizzo di tutti gli apporti delle sorgenti minori; mantenimento del prelievo fino a 150 l/s per la captazione di Castel Trosino; l’utilizzo delle acque di Castel Trosino per il massimo della potenzialità potrà creare qualche disservizio localizzato in punti specifici della rete di distribuzione, dovuto all’inversione dei flussi; utilizzo di Fosso dei Galli al massimo della potenzialità dell’impianto (70-75 l/s), l’utilizzo di tali acque per il massimo della potenzialità potrà creare qualche disservizio localizzato in punti specifici della rete.

Intanto c’è la richiesta autorizzazione alla messa in esercizio, con relative opere, del sondaggio  ai fini dell’alimentazione dell’abitato di S. Pellegrino di Norcia e di Forca Canapine di Arquata  a rinforzo della captazione di Capodacqua.

Altri sondaggi per nuove sorgenti a Piano della Gardosa di Foce di Montemonaco; attivazione di convenzione con autotrasportatori di cisterne, di diverse capacità, idonee al trasporto di acqua potabile per la distribuzione in frazioni e zone isolate.

Partirà anche una comunicazione istituzionale e campagne informative tese a sensibilizzare l’utenza a: contenere i consumi, utilizzando la risorsa idrica distribuita per gli usi strettamente igienici potabili; la messa in esercizio ove disponibili e nuova istallazione di sistemi ad accumulo locale ed autoclave e le repressioni di ogni abuso o errato utilizzo della risorsa idrico-potabile, richiedendo ordinanze sindacali e l’utilizzo della sorveglianza da parte della polizia locale.

Infine è previsto anche il razionamento, in zone territoriali specifiche non servite dagli impianti di soccorso, della risorsa idrica distribuita dall’acquedotto pubblico tramite la chiusura di una prima serie di serbatoi in ore notturne e/o diurne e/o a giorni alterni, in relazione alla gravità della crisi idrica stessa e dei consumi di utenza.

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