Dalle suore e dalle sarte del Piceno arrivano 3mila mascherine

Prodotte e sterilizzate circa 3mila mascherine lavabili: le prime 800 consegnate a Rosarno per proteggere i ragazzi coinvolti nella raccolta degli ortaggi. Sono i primi risultati dell’ondata di solidarietà in provincia di Ascoli  per l’emergenza coronavirus. Tutto è partito dalla carenza di dispositivi di protezione segnalata da sanitari dell’Ospedale di San Benedetto: ha generato un tam tam collaborativo e di gratuità per avviare la produzione tessile di mascherine lavabili, non certificate.

Prime coinvolte le Suore Oblate che, coinvolgendo donne in situazione di disagio, stanno gestendo il progetto “Laboratorio di frontiera” per produrre capi tessili, col sostegno della Fondazione Carisap e dell’Associazione Superfac di Spinetoli hanno contattato oltre 12 sarte del territorio disponibili a lavorare gratis. Lo slogan dell’iniziativa, supportata anche da aziende private, è “Un bene contagioso. La solidarietà non resta a casa!”.

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