Quali sono le priorità del quartiere di Monticelli nel post emergenza? Ecco come ripartire

ASCOLI – Cosa succederà dopo l’emergenza coronavirus? Quali saranno le priorità e quali i problemi da risolvere nei vari quartieri della città?

“Dopo questa situazione  affronteremo un periodo simile al post guerra: gli aiuti, il sostegno e la solidarietà dovranno necessariamente continuare perché i problemi continueranno ad emergere e non spariranno” spiega il parroco di Ss. Simone e Giuda Don Giampiero Cinelli.

“Ho saputo già di alcune famiglie che non riescono a far la spesa: in molti, purtroppo, non riusciranno a ripartire dopo questo momento drammatico. Ci sono anche alcune famiglie che hanno disponibilità e si sono offerte di poter aiutare chi ha necessità” spiega Don Giampiero.

“Ci auguriamo, inoltre, che possano riprendere i lavori nella scuola media, perché è un grande punto di riferimento del nostro quartiere” prosegue Don Giampiero, “Bisognerà far ripartire i luoghi di aggregazione della nostra zona come i circoli e le parrocchie, entità che possono dare un vero senso alla ripartenza quando saremo usciti dalla bufera” spiega ” L’unica cosa che può darci veramente speranza è la scoperta di un farmaco e di un vaccino sicuro” aggiunge ” Bisognerà aumentare l’attenzione alle strutture  presenti proprio in questo quartiere, come l’ospedale e le strutture Santo Stefano e Villa San Giuseppe, elementi fondamentali per la grande cura che rivolgono a chi è in difficoltà” conclude Don Giampiero.

Si parla anche di nuovi lavori e cantieri in partenza in quello che è il quartiere più popoloso della città

“Verrà terminato il percorso pedonale che arriva all’ospedale Mazzoni e successivamente, partiranno altri lavori nella zona della chiesa di S. Giovanni Battista: entro l’anno contiamo di iniziare anche lì” spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Cardinelli, “Puntiamo molto sui lavori al Velodromo e sul parco Narcisi. Nascerà anche un nuovo campo di calcetto, ma purtroppo dovremo aspettare il via libera alla riapertura dei cantieri” conclude Cardinelli.

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