ASCOLI PICENO – Una vittoria sofferta quanto preziosa. Tre punti che mettono in condizione i bianconeri di continuare la propria rincorsa verso la salvezza. Dionigi si è presentato in sala stampa per analizzare la gara. Queste le sue parole.

“Ci aspettavamo che giocassero col trequartista dietro le due punte. I granata sono una squadra che gioca un ottimo calcio. Abbiamo deciso di farli giocare nella loro metà campo. Se l’arbitro non dava il rigore la gara era chiusa al cinquantesimo. Noi potevamo anche fare il quarto gol. Hanno cambiato sistema di gioco e ci siamo dovuti abbassare. Eravamo molto stanchi, soprattutto mentalmente. Nel secondo tempo non riuscivamo ad assorbirli, in fascia specialmente. E’ venuto fuori il cuore, la dedizione, la voglia di non mollare. E’ venuta fuori la voglia di far vedere che ci saremo fino alla fine, poi non so come andrà a finire. Ce ne capita sempre una poco prima della gara. Avevamo tantissime assenze, ma chi ha giocato ha fatto molto bene. Trotta ha giocato molto bene, ci avevo parlato molto in settimana. E’ un gruppo che ha capito il momento, hanno capito che se si mettono da parte gli egoismi personali si può dire la propria. Ci sono molte gare in cui incide il tecnico, oggi riconosco un merito principale ai giocatori, soprattutto pensando al livello agonistico messo in campo. Onestamente ci mancano i punti di Venezia. Abbiamo l’obbligo di guardare gara dopo gara. Dobbiamo restare concentrati, allernarci al massimo e continuare così fino alla fine. Morosini ha creato grandissime difficoltà – nelle accelerazioni – ai granata . Sta aumentando la condizione di partita in partita. Noi, ad oggi, non siamo una rosa che non può permettersi di non sacrificarsi. Sotto questo punto di vista devo fare i complimenti a Trotta e Ninkovic. La Salernitana è una grandissima squadra, come l’Empoli o il Crotone. Conto di recuperare qualcuno e qualcuno lo dovrò far rifiatare. Ascoli “mazzoniano”? Per me è un complimento. Noi dobbiamo capire le varie situazioni ed abbinarci al foga agonistica. Lui qui ha fatto la storia e c’è solamente da inginocchiarsi. Questa è una vittoria per tutto l’ambiente, a prescindere dai ruoli che uno ricopre.”