Due giorni dedicati alla tutela e all’attenzione al malato

ASCOLI. Sono in partenza una serie di eventi dal titolo “Corpi e anime – Il Mistero della sofferenza e la cura nella storia e nella tradizione cattolica”, promosse e ideate da Pina Traini presidente dell’associazione “Il Portico di Padre Brown” in collaborazione con la Diocesi di Ascoli, il Comune di Ascoli, l’associazione Medici Cattolici, la Croce Rossa, la Croce Verde, “La Misericordia”, la “S. Vincenzo De Paoli” e l’Unitalsi.

Come spiega Alessia Piccioni del “Portico di Padre Brown” si tratta di « Una serie di iniziative che si baseranno sulla questione sanitaria e che hanno come fulcro l’attenzione al malato. Questi appuntamenti riguardano anche esperienze avvenute direttamente dalla presidente della nostra associazione Pina Traini» dice Alessia Piccioni « E’ una sorta di provocazione intellettuale che pesca nella tradizione cattolica in un momento in cui la sanità mette l’utente da parte perché l’ospedale deve recuperare l’attenzione all’essere umano». Questa sera alle 20.45 si snoderà una fiaccolata che partirà dal sagrato di San Francesco e che arriverà al Duomo dove, alle ore 21.15, il Vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole presiederà una Messa in memoria di San Giuseppe Moscati. ll giorno successivo, sabato 13, alle ore 21.15, presso la Chiesa di San  Serafino, si terrà un reading dal titolo “Vita di San Giuseppe Moscati” con l’attore Vincenzo Bocciarelli. Nei prossimi mesi ci saranno altri incontri, testimonianze, mostre e proiezioni su questi temi. Il presidente della sezione ascolana dei Medici Cattolici Stefano Ojetti aggiunge che « C’è bisogno di umanizzare la medicina, cioè ascoltare il malato e vederlo come persona in tutti i suoi bisogni. Oggi il malato viene visto solo come un numero e quindi ben vengano questi momenti di riflessione perché la malattia, anche indirettamente, colpisce tutti.  Negli ultimi anni si è creato un meccanismo di leggi che cozza contro il Giuramento di Ippocrate»

Massimo Mazzoni dell’Unitalsi aggiunge che « Oggi l’uomo è ridotto a numeri e parlare di anima è fuori moda. A volte certe realtà non le riusciamo a capire e serve vicinanza e condivisione verso i poveri» mentre Don Geronimo Mirabili evidenzia che«  C’è bisogno di rimettersi in cammino portando la luce della Fede per riportare speranza e gioia dove non c’è rivalutando i veri valori del malato, spesso visto come un business e non più come persona, che deve essere aiutato anche spiritualmente».

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