“Emergenza sportellisti e rischio di file interminabili negli uffici postali di Ascoli”

Emergenza sportellisti e rischio di file interminabili negli uffici postali della filiale di Ascoli Piceno. A lanciare l’allarme sono le Segreterie provinciali delle sigle sindacali SLP-CISL SLC-CGIL FAILP-CISAL, che denunciano anche “i gravi disservizi procurati già ai clienti di Poste Italiane a causa dell’ennesimo progetto fallimentare attivato unilateralmente dall’azienda e privo di una qualsivoglia condivisione con le Organizzazioni sindacali, a conferma del basso livello dell’attuale stato delle relazioni industriali”.

“Un cambiamento che ha creato solo uno scadimento della qualità dei servizi, evidenziando ancora una volta che ci sono clienti di serie A, B e questa volta anche di C – dicono i sindacati – Il “progetto delle inesitate” prevede infatti il ritiro delle raccomandate due giorni dopo il ricevimento dell’avviso a casa che, nel caso di uffici aperti a giorni alterni, avviene anche 7/8 giorni dopo. Tuttavia, a fronte dell’ennesimo flop della dirigenza, le lamentele della clientela ricadono quotidianamente sui lavoratori applicati agli sportelli, che sono sempre meno a causa della strutturale carenza di personale nella Filiale di Ascoli. In questi ultimi anni, decine e decine di colleghi hanno lasciato il servizio aderendo al sistema incentivante all’esodo e per raggiunti limiti di età. Ebbene, a fronte di tantissime uscite non si è provveduto a nessuna sostituzione, lasciando ogni giorno gran parte degli uffici al di sotto dei livelli di personale previsti dagli accordi siglati dalla stessa azienda”. 

“La cronica carenza di personale, già riscontrata ed affrontata dalle OO.SS. con l’apertura di conflitti di lavoro e mai risolta dall’azienda, si sta rivelando in tutta la sua gravità con la legittima richiesta di fruizione delle ferie estive – continuano i sindacati – Ne consegue il disagio per il poco personale presente, che oltre al proprio turno è costretto ad effettuare prestazioni straordinarie o ad essere distaccato quotidianamente, anche per lunghi periodi, in altri Uffici. Con tale situazione, per i clienti (molti dei quali anziani) si profilano lunghe e snervanti attese prima di poter effettuare l’operazione agli sportelli o avere un colloquio con direttori e consulenti. Senza dimenticare l’eventualità che gli Uffici con un solo operatore rischiano addirittura di non essere aperti. I ritardi dei provvedimenti di trasferimento relativi alla mobilità volontaria da altre province, la mancata possibilità del passaggio agli sportelli degli addetti al recapito, la mancata trasformazione di 12 contratti da part-time verticale a full-time di lavoratori (giovani) che da oltre sette anni aspettano tale modifica contrattuale e infine la partenza del piano ferie estive non potranno che aggravare una situazione resa paradossale e caotica dall’immobilismo preoccupante e perdurante dell’azienda di servizi più grande del Paese. SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL condannano l’immobilità di Poste Italiane chiedendo che, sin da subito, si attivino le procedure per garantire la copertura di personale per gli uffici postali della provincia di Ascoli Piceno”.

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