Estate 2020, Assenti: “Bellissimo agosto”. Chiusura disco? “Misura dovuta”


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con la chiusura delle discoteche e delle para discoteche la stagione è da reinventare. La calura e il bel tempo spingono ancora molti turisti in Rivera, nonostante ferragosto sia ormai trascorso. Come è andata? Ne parliamo con il Presidente di Confesercenti Sandro Assenti.

“Nel mese di agosto la città ha avuto il tutto esaurito inaspettato fino a due mesi fa. C’è un dato: con questo covid parecchi italiani sono venuti e magari non l’avrebbero fatto in tempi normali. Dal Piemonte, la Toscana, il Lazio. Tanto turismo italiano ma mancano gli stranieri. La città si è fatta trovare pronta: un mare bellissimo, un lungomare che è piaciuto molto, a dir poco scenografico. E così chi è venuto ha avuto una bell’impressione, con la spiaggia piena e affollatissima nonostante le norme. Certo sono mancate gli eventi ma i sappiamo motivi; anche i dehors hanno aiutato. Abbiamo avuto un assaggio di futuro, con il turista nei locali, nei ristoranti, nei bar. La città goduta con una maggiore ampiezza a 360*. E per star bene il turista vuole stare all’aperto d’estate. Questa emergenza potrebbe essere uno spunto per un nuovo schema per la città”.

Ci sono tanti giovani e giovanissimi, un’opportunità per la città?
“Si, il turismo familiare non può essere esclusivo, i politici devono valutare altri totem, devono valutare le impostazioni del nuovo Marketing della città. Quello della famiglia è un discorso che può essere valutato ma non deve essere esclusivo“.

E cosa proporre a chi arriva a trascorrere gli ultimi giorni di ferie in Riviera? Come divertirsi oggi che i locali di dance sono chiusi?
“Per i locali della movida è stata una mazzata ma siamo consapevoli che la salute dei cittadini viene prima di tutto. E saranno state le piste piene, le migliaia di persone nei locali, questa stretta ci poteva stare, ma passare da tutto a niente comporterà che la gente si riversi nelle vie cittadine”.

In conclusione si chiude il recinto quando i buoi sono scappati?
“Il governo doveva essere più attento a non far partire e a imporre a chi partiva il tampone al ritorno. Croazia, Spagna, Grecia sono mete per cui si doveva scoraggiare a partire, perché quelli che abbiamo sono tutti contagi di ritorno. Fino a qualche mese fa il Piceno era un’isola felice”.

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