Festa della Liberazione senza “Bella ciao”, bufera sulle celebrazioni a San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Secondo anno  di Pasqualino Piunti sindaco di San Benedetto, secondo anno con le celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione, senza l’esecuzione della canzone partigiana “Bella ciao”. E la rete s’infiamma. Fanno sentire il dissenso su Facebook gli ex sindaci di centrosinistra Paolo Perazzoli e Giovanni Gaspari e l’esponente di Liberi e Uguali Giorgio Mancini.
Perazzoli ha invitato a condividere il video del gruppo “Non c’è l’Italia senza Bella ciao”, mentre Gaspari ha postato un commento pepato.
“Alle celebrazioni per la ricorrenza del #25aprile si possono ascoltare le note di “Bella ciao” – il post dell’ex sindaco –  o si può ordinare di ignorare l’inno della resistenza. Non sono certo queste piccinerie a riscrivere la storia, queste azioni dicono solo di che nani abbiamo davanti. Nani e codardi come sanno esserlo solo i fasci, perché se avessero coraggio ignorerebbero direttamente la ricorrenza. Coraggio, una piccola parentesi in cui dobbiamo sopportare degli intrusi minoritari consapevoli che i partigiani sono morti anche per la loro libertà”.
Al veleno il commento di Giorgio Mancini : “Per il secondo anno consecutivo a San Benedetto viene celebrato il 25 Aprile senza “Bella ciao”, senza alcun intervento che ricordi perchè si festeggia il 25 Aprile, soltanto la deposizione delle corone ai morti della Prima e Seconda guerra mondiale. Una celebrazione dei morti (qualcuno direbbe di tutti i morti, da ambo le parti) non della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Non è più possibile accettare tutto ciò”.

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