FOCUS GIRONE: scopriamo la Lucchese

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Colori sociali: Rosso e Nero

Storia: Il 25 maggio 1905 nasce il calcio a Lucca. Durante un pranzo tra amici, Felice Menesini, Vittorio Menesini ed Ernesto Matteucci fondarono il Lucca Football Club. I tre fondatori avevano appreso il gioco in Brasile, stato dove avevano trascorso alcuni anni per motivi di lavoro. Visto il periodo di vittorie del Milan, i fondatori decisero di adottare i colori rossoneri nella speranza che essi portassero fortuna al neonato Lucca Football Club. Il primo presidente ed anche capitano fu Piero Lavoratorini. Nel 1909 giocò il Campionato toscano giunse seconda dietro al Firenze FBC.

Nella stagione 1912-1913 il Lucca militò nel girone unico della Promozione Toscana, venendo ammessa a fine stagione Prima Categoria, la massima serie dell’epoca. L’esordio in massima serie non fu dei più felici per i lucchesi, con l’ultimo posto nel girone unico della Prima Categoria Toscana, ma nella stagione successiva il Lucca seppe riscattarsi raggiungendo, in virtù del 2º posto nel girone unico, la qualificazione al girone finale dell’Italia Centrale, sospeso all’ultima giornata a causa dell’inizio della Grande Guerra. Dopo la prima guerra mondiale Enrico Bonino, insieme a Michelini, decise di rifondare il calcio a Lucca creando l’Unione Sportiva Lucchese. Il primo presidente fu Mario Casentini.

La Lucchese ripartì dal campionato di Promozione Toscana 1919-1920, che vinse, venendo promossa al Campionato di massima serie allora detto Prima Categoria. Nel 1924 l’Unione Sportiva Lucchese decise di fondersi con l’altra realtà sportiva della città di Lucca, la “S.S. Ginnastica Lucchese Sportiva Libertas” diventando “U.S. Libertas”. Nel 1929-1930, finalmente, la Lucchese riuscì a vincere il girone A della Prima Divisione Nord dopo aver vinto lo spareggio con la Rivarolese, venendo così promossa in Serie B. La permanenza in B durò tuttavia solo una stagione. Nel campionato 1935-1936 la Lucchese vinse il campionato di serie B e conquistò la Serie A a girone unico. Nella stagione di esordio in A raggiunse un notevole risultato per una matricola, il 7º posto, ma nel giro di due stagioni la squadra declinò inesorabilmente, sfiorando la retrocessione nel 1937-1938 (14º posto), retrocessione che si concretizzò al termine della stagione 1938-1939.

Al termine della stagione 1941-1942, con il 18º posto in Serie B, arrivò addirittura la retrocessione in Serie C, nonché addirittura lo scioglimento della società per difficoltà belliche.

Nel 1945-1946, , arrivò la promozione a tavolino in Serie B. Nella stagione successiva (1946-1947) la squadra riuscì addirittura da neopromossa a vincere il girone B di Serie B, tornando così in serie A.

Al termine della stagione 1962-1963, a causa del 20º posto in Serie B, ritornò di nuovo in Serie C e sole tre stagioni dopo (1965-1966) la squadra precipitò addirittura in Serie D. Ritornò in C al termine della stagione 1968-1969, vincendo lo spareggio con la Sarzanese. Militò nella terza serie nazionale per circa un decennio, piazzandosi sempre nelle prime sette posizioni.

Al termine della stagione 1978-1979, a causa di un inaspettato 17º posto nel girone A della Serie C1, la squadra precipitò addirittura in Serie C2.  Appena acquistata la società, il presidente Egiziano Maestrelli, riportò subito nel calcio professionistico la Lucchese, vincendo il campionato 1985-1986 di Serie C2. La Lucchese del 1989-1990 festeggia sul prato della Favorita il successo nella Coppa Italia di Serie C, vinta superando in finale il Palermo. Nel campionato 1988-1989 Pino Vitale chiamò come allenatore Corrado Orrico ed insieme al presidente acquistarono giocatori importanti, tra i quali Paci, Di Stefano e Giusti che nel campionato 1989-1990 portarono, dopo 27 anni, la Lucchese nuovamente sui campi di serie B vincendo anche, nella stessa stagione, la Coppa Italia di categoria.

Per 9 anni la Lucchese giocò in Serie B. Grassi decise il 21 luglio 2005, dopo 20 anni, di cedere la Lucchese all’imprenditore italo-siriano Fouzi Hadj. Tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007 arrivò un nuovo Direttore Generale, Fabrizio De Poli ed un nuovo allenatore, Paolo Stringara che sostituì l’esonerato Fulvio Pea, che comunque non riuscì a portare la squadra ai playoff. Per il campionato 2007-2008 la guida tecnica della squadra fu affidata a Piero Braglia, il risultato non fu eccellente e la Lucchese non riuscì a disputare gli spareggi per la promozione in Serie B.

L’estate del 2008 sarà travagliata per il club rossonero, che conoscerà l’onta del fallimento, a causa di uno stato di insolvenza cronica dovuto al mancato pagamento dei debiti contratti durante la gestione di Fouzi Hadj, per un “buco” accertato di oltre 7 milioni di euro[2]. Il club, a causa di questa situazione debitoria, è stato escluso da ogni campionato. Per ovviare al vuoto lasciato dal club che si trovava in Prima Divisione, scende in campo il Sindaco di Lucca, Mauro Favilla, che costituisce una nuova società, la A.S.D. Sporting Lucchese, che chiede il ripescaggio in Serie D ottenendo l’inserimento nel girone E, in soprannumero, per meriti sportivi. La squadra, guidata dal nuovo Presidente Giuliano Giuliani, con Paolo Giovannini Direttore Sportivo e Giancarlo Favarin allenatore, con una squadra formata da giocatori tra cui Venturelli, Mocarelli e Scandurra, domina il campionato aggiudicandosi, battendo il Gavorrano al Porta Elisa con cinque giornate di anticipo, la promozione in Lega Pro Seconda Divisione. Nel frattempo, il 18 novembre 2008 diventa ufficiale il primo fallimento della storia calcistica rossonera, notizia che era ormai ufficiosa già da diversi mesi. Nella stagione 2009-2010 la Lucchese conquistò la Lega Pro Prima Divisione e battendo in un triangolare le vincitrici degli altri due gironi di Seconda Divisione, la compagine rossonera si aggiudicò anche la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione.

Nonostante il ritorno in terza serie dopo appena due anni dal fallimento. Il 12 marzo 2012 il Tribunale fallimentare di Lucca ne dichiara il fallimento per la seconda volta in appena tre anni.

Nell’estate del 2011, viene così fondata la nuova Football Club Lucca 2011, nata in pochi giorni per sopperire alla fine della A.S. Lucchese Libertas, e iscritta al Campionato di Eccellenza Toscana.; Bruno Russo porta avanti il suo progetto con determinazione e la voglia di far bene nella città che in passato gli ha dato molto. L’allenatore è Giacomo Lazzini, ex calciatore di Empoli, Carrarese e Catanzaro. Partiti con i riflettori puntati addosso e con la diffidenza da parte di alcuni, viene fortunatamente dimostrato un grande entusiasmo da parte del pubblico. La stagione si dimostrerà eccellente, visto che la squadra domina il girone A vincendo il campionato 2011-2012 ottenendo la promozione in Serie D con sei giornate di anticipo. Ciononostante, il tecnico non viene confermato. Al termine della stagione la società assume la denominazione di Lucchese Football Club 1905, con Nicola Giannecchini Presidente e con tale nome parteciperà alla Serie D.

Il 2 novembre 2013 il cda nomina presidente il nuovo socio di maggioranza Andrea Bacci, con Nicola Giannecchini vicepresidente. Il 4 maggio 2014 la Lucchese viene promossa nella nascitura Lega Pro unica battendo in trasferta e in uno scontro diretto la Correggese per due reti a uno nell’ultima giornata del girone D della Serie D.

Squadra: Guidata da un condottiero vecchio stile e di grande prospettiva come Guido Pagliuca, la rosa è composta prevalentemente da ragazzi giovani provenienti dalle primavera e da qualche elemento più esperto. Mancano ancora alcune pedine per completare la rosa. Mister Pagliuca, allenatore sanguigno, divide le sue giornate tra il ruolo di allenatore e il lavoro nell’impresa di famiglia. Studia maniacalmente gli avversari e nella scorsa stagione ha conquistato la salvezza in Lega Pro con la stessa Lucchese. Si ispira a Zeman e Giampaolo adottando il 4-3-3 come modulo. L’unico neo è il suo carattere irrequieto durante le partite. Nell’ultima stagione ha accumulato 8 giornate di squalifica. Nell’esordio in coppa contro la Carrarese, la squadra ha disputato una buona prestazione concludendo il match zero a zero.

Obiettivo stagionale: Il Presidente e l’allenatore sono stati chiari, la salvezza obiettivo da centrare senza problemi inserendo qualche altro innesto all’interno di una rosa ancora troppo inesperta.

Stadio: Lo stadio Porta Elisa di Lucca fu inaugurato il 20 gennaio 1935 in occasione della partita tra la A.S. Lucchese Libertas 1905 e la Pro Patria che terminò con il risultato di 2-0 a favore dei rossoneri. Dal 1935 ospita, senza interruzioni, le partite casalinghe della A.S. Lucchese Libertas 1905. Lo sviluppo del calcio nazionale susseguente all’introduzione del girone unico rendeva inadeguato l’impianto calcistico esistente, situato presso San Marco e dotato di tribuna coperta in legno e parterres. Nella seduta del 16 gennaio 1933, la Giunta Comunale deliberò la costruzione dello stadio che sarebbe dovuto sorgere lungo il viale A. Marti nel tratto fra porta Elisa e l’ex piazza d’Armi. Riuscirono vincitori i due progettisti dello stadio Mussolini di Torino, Bianchini e Raffaello Fagnoni insieme a Mannozzi di Firenze. L’appalto dei lavori fu aggiudicato all’impresa S.A.L.A.C.E. di Lucca. Questa impresa era riconducibile a Giuseppe Della Santina, presidente della A.S. Lucchese Libertas 1905. Lo stadio ha attualmente una capienza massima di 7400 spettatori.

 Raffaele Casola

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