Folignano, consiglio comunale alle ore 9. I 5 Stelle: "Schiaffo all'opposizione"

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Scoppia la polemica a Folignano. 

Per domani mattina, alle ore 9, è infatti stato convocato il consiglio comunale. Una decisione che non è andata giù al Movimento 5 Stelle, contrariato dall’orario: “In barba a ciò che prevede la legge, in barba al buon senso e in barba a ciò che fanno le altre amministrazioni di Comuni simili al nostro, l’amministrazione del Comune di Folignano ha deciso di convocare il prossimo Consiglio Comunale per venerdì mattina alle 9 presso la Polisportiva Belvedere Folignano! Come se tutti facessero il Sindaco in aspettativa a 2500 euro al mese o facessero i politici di professione come qualcuno degli assessori! E non un Consiglio Comunale qualsiasi: infatti venerdì l’ordine del giorno prevede la discussione sul Bilancio Consuntivo 2016.

Qualcuno obietterà dicendo che sono previsti dei permessi speciali per i consiglieri per assentarsi dal lavoro. Questi permessi però rappresentano un costo ulteriore per il nostro Comune (che deve rimborsare le ore di assenza) e in più mettono in grave difficoltà i luoghi di lavoro dei consiglieri stessi: dovendoti assentare dalle 8.30 vuol dire che quel giorno il tuo luogo di lavoro non può contare su di te. E qualcun altro dovrebbe fare la tua parte, ma non sempre questo è possibile. Riteniamo quindi questo comportamento un’assoluta mancanza di rispetto e un disincentivo alla discussione e alla partecipazione e ne informeremo nei prossimi giorni anche il Prefetto nella speranza di evitare il ripetersi di certe situazioni”. 

 

Tempestiva la risposta del sindaco di Folignano, Angelo Flaiani, che spiega il perché della decisione: “Hanno ragione quelli del M5S di Folignano, certe polemiche solo a Folignano ti capita di ascoltarle: l’ultima sull’orario di convocazione del consiglio comunale, troppo scomodo per il consigliere Di Ovidio che non può assentarsi dal lavoro e che afferma di non potervi partecipare. Inutile ricordare al Movimento 5 Stelle di Folignano che il rendiconto va approvato entro il 30 aprile e che quest’anno l’ultimo giorno utile lavorativo sia proprio il 28 aprile. Inutile anche evidenziare che nello stessa seduta il Consiglio si debba esprimere in merito alla delibera Ciip la cui assemblea è prevista sempre il 28 aprile alle ore 15.00. Inutile poi far presente che il disturbo in merito all’orario, certamente non usuale, vale anche per tutti gli altri consiglieri che però, evidentemente, si sono organizzati per essere presenti al consiglio. Inutile far notare che l’impegno del consigliere non è un hobby da fare a tempo perso e che le scadenze e gli impegni comunali purtroppo non tengono conto delle esigenze lavorative o familiari di ognuno dei consiglieri comunali. Inutile infine far notare che la convocazione è stata effettuata nei termini di legge e che, se si voleva e si poteva, c’era tutto il tempo per organizzarsi ed essere presenti, come hanno fatto tutti gli altri consiglieri.

Ma aldilà di tutte queste considerazioni, se effettivamente il consigliere Di Ovidio non può partecipare per motivi di lavoro ce ne dispiace, ma non può certo prendersela con l’Amministrazione ne sostenere che sia stata fatta appositamente per approvare il rendiconto 2016 senza la sua presenza. Perché se c’è qualcosa che ci preoccupa, di questi tempi, non è certamente il voto o la presenza del consigliere Di Ovidio in consiglio comunale. Attendo con ansia la preannunciata lettera del Prefetto, sarà un piacere illustrare le motivazioni che hanno indotto l’ amministrazione a convocare il consiglio in quell’orario e magari sarà l’occasione per chiedere se le esigenze lavorative del consigliere possano condizionare gli orari in cui convocare il consiglio comunale, prevaricando le necessità dell’Ente.

Non vorremmo però che il consigliere si astenga dal partecipare per evitare di prendere posizione proprio sul rendiconto 2016 che presenta un avanzo superiore a 1,8 milioni di euro. Dopo aver paventato per anni problemi finanziari per il comune, favorito nella propria posizione dalle sentenze e dalla sanzione del patto, comprendiamo la difficoltà nel partecipare ad un consiglio che smentisce tutte le illazioni degli anni scorsi. Per il futuro, come fatto finora per il passato, cercheremo di tener conto delle esigenze lavorative dei singoli consiglieri fermo restando che la priorità rimane sempre l’esigenza dell’Ente di rispettare le scadenze di legge, le stesse scadenze che quando non sono state rispettate hanno innescato, da parte del Movimento, polemiche sui social”. 

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