Gabrielli, inizia l’iter di contestazione delle assenze


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 1º febbraio inizia l’iter di contestazione delle assenze in consiglio comunale di Bruno Gabrielli. Il membro della minoranza non ha partecipato alle ultime tre riunioni di assise senza giustificare la propria defezione.

Si tratta del processo di verifica delle ragioni per le quali l’ex forzista Gabrielli avrebbe lasciato vuota la propria poltrona in emiciclo nell’ultimo trimestre. Un processo che potrebbe portare alla decadenza da consigliere.

Tutto avrà inizio dal prossimo consiglio. Spetterà al presidente del consiglio, Giovanni Chiarini, scrivere al consigliere. Nella missiva Chiarini chiederà a Gabrielli il motivo delle assenze. Dopodiché Gabrielli dovrebbe avere una quindicina di giorni per rispondere. Depositate le proprie controdeduzioni, tutto il cartaceo approderà nel consiglio comunale di marzo sotto forma di delibera. Quindi, si passerà a votare. I consiglieri saranno chiamati a esprimere la propria posizione, a scrutinio segreto sulla decadenza di Gabrielli.

E qui la questione si fa politica. Perché senza dubbio la minoranza voterà compattamente contro la fuoriuscita di Gabrielli dal consiglio. La maggioranza, invece, potrebbe fare il gioco di Stefano Muzi. E’ stato infatti il capogruppo di Forza Italia a sollecitare il presidente del consiglio affinché facesse chiarezza sull’intera vicenda.

Se Gabrielli dovesse decadere, in consiglio subentrerebbe il primo nome disponibile dalla lista di provenienza. Ossia Forza Italia, anche se da Gabrielli non è più azzurro da oltre un anno e attualmente milita nel Gruppo Misto.

Quindi, Muzi potrebbe portare in assise un prezioso alleato nel nucleo di Forza Italia. Il gruppo ha subito gravi perdite dopo l’addio di Gabrielli e la fuoriuscita di Valerio Pignotti dalla maggioranza. Se ne deduce che ora spetta a Muzi convincere i suoi colleghi di maggioranza, con le trattative del caso, a votare contro l’ex presidente del consiglio comunale.

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