“Giornate Fai all’aperto”, ad Ascoli apertura del giardino Vescovile di Palazzo Roverella

ASCOLI  Le Giornate FAI tornano con un’edizione speciale per permettere di godere in sicurezza dello straordinario patrimonio d’arte e natura del nostro Paese.

Nelle settimane di lockdown la bellezza dell’Italia ci è mancata, ma ora è giunto il momento di tornare a scoprirla, in sicurezza. Perché la visita dei luoghi straordinari del nostro Paese possa continuare ad essere un’esperienza gioiosa e serena per questa edizione speciale delle Giornate Fai i visitatori saranno accompagnati alla scoperta di luoghi all’aperto che permettano di rispettare il necessario distanziamento sociale, organizzando le visite su prenotazione obbligatoria da effettuare solo online su www.giornatefai.it a partire dal 23 giugno.

Ad Ascoli sarà aperto il Giardino Vescovile di Palazzo Roverella.  Sabato e domenica (orari 10-13 e turni di visita ogni 30 minuti – gruppi di massimo 15 persone).Le prenotazioni saranno aperte fino ad esaurimento posti e non oltre le ore 15 di venerdì 26 e le visite saranno a contributo minimo, da 3 o 5 euro.

Il giardino dei Palazzi vescovili di Ascoli Piceno rappresenta uno dei pochi esempi superstiti di giardino storico rinascimentale rimasto oggi nel perimetro della città antica. Il Palazzo, che ne costituisce la quinta scenica, fu fatto costruire nel 1532. Il giardino e l’orto erano già esistenti in periodo rinascimentale come è testimoniato dalla presenza del pozzo realizzato dal Caffarelli nel 1484. Il giardino ha subito nel tempo notevoli trasformazioni. Grazie al recente restauro sono riallestiti elementi scultorei provenienti dalla Cattedrale come un leone stiloforo in travertino e cornici di epoca rinascimentale. Lì sono custodite le campane delle chiese picene danneggiate o crollate nel sisma del 2016.

«Apriremo  il Giardino dei Palazzi Vescovili, un prezioso esempio di giardino cinquecentesco dove si potranno ammirare, non senza commozione, le campane delle chiese distrutte dal sisma nel nostro Appennino, tra cui quelle della Madonna del Sole. Al posto dei nostri Ciceroni abituali avrete come esperti i professori Adriana Cipollini, Paola Antonini e Michele Picciolo, che narreranno anche il retro della facciata di questi palazzi che nel corso dei secoli sotto l’impulso di vescovi amanti della bellezza si sono via via stratificati fino a formare l’articolato complesso che oggi ammiriamo come straordinaria quinta della Piazza dell’Arengo» dice la presidente Fai Marche Alessandra Stipa.

«Abbiamo pensato di poter dire un piccolissimo grazie a tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri e tecnici sanitari che tanto hanno operato per noi tutti in questi lunghi mesi di lotta e che vorranno visitare i beni aperti donando loro una iscrizione Fai gratuita per un anno ai banchetti dei volontari» ha concluso.

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