Giovanni “l’apostolo” è passato a San Benedetto

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ha percorso decine di migliaia di chilometri soprattutto a piedi predicando il Vangelo. Ammette di non essere un sacerdote o un frate, ma lo fa come uomo di fede. In questi giorni è stato avvistato per le strade di San Benedetto del Tronto. E’ stato registrato all’anagrafe come  Giovanni Lo Presti, ma si fa chiamare Giovanni “l’apostolo”, perché ovunque si trovi predica la parola di Cristo. Il suo motto è: perdonare all’infinito.

La notte scorsa è stato ospite della casa della carità nella parrocchia Cristo Re  di Porto d’Ascoli. “C’ero già stato nel 2011 – racconta Giovanni – quando conobbi suor Carità, una persona gentilissima. Il parroco don Pio Costanzo, un sacerdote squisito, mi ha detto che la suora è morta lo scorso dicembre. Mi è dispiaciuto molto”.

Giovanni “l’apostolo” non passa certo inosservato, con quella barba da santone e la tunica bianca. Con una mano tiene il vincastro con una croce legata al manico, un bastone su cui si appoggia quando la fatica si fa sentire. Nell’altra mano regge il Vangelo foderato con una custodia rossa.

“Ho girato i luoghi sacri del medio oriente – dice ancora – e sono stato in pellegrinaggio a Santiago di Campostela, ma in Siria non mi hanno fatto entrare”.

Se ne va in giro a piedi ma anche con l’autostop: conta sulla generosità della gente che incontra, perché non ha soldi con sé. Oggi ha ripreso il cammino verso la sua terra d’origine, la Sicilia.

 

 

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