Gregori (Pd): "Piunti e Castelli vincono lo scontro a destra, perdono con il centrosinistra"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sabrina Gregori è stata segretario dell’Unione comunale Pd. Si è dimessa dopo la sconfitta del centrosinistra alle elezioni comunali della scorsa primavera. Da alcuni mesi non avevamo notizie dell’ex segretario ed ora affiora  dal silenzio con un post pubblicato nella pagina Facebook “Buonvento”. La Gregori si avventura in una riflessione politica battendo il tasto delle elezioni provinciali dello scorso 8 gennaio, cerca di dare una spiegazione all’alleanza Giudo Castelli (sindaco di Ascoli Piceno) con Pasqualino Piunti (sindaco di San Benedetto del Tronto), considera positivo per il centrosinistra l’esito delle consultazioni a Palazzo San Filippo.

“Dal 9 gennaio 2017 – scrive Sabrina Gregori –  sulla rete gira un documento di “esultanza” del Sindaco Guido Castelli relativo alle “elezioni Provinciali” a cui – come di consueto da qualche mese a questa parte – segue anche la firma del Sindaco di San Benedetto del Tronto (oramai è una costante: il sindaco di Ascoli fa/dice ed il sindaco Piunti esegue).

Ma veniamo al documento.

L’8 gennaio i Consiglieri Comunali ed i Sindaci dei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno, Ancona e Pesaro Urbino vengono chiamati a rinnovare i Consigli Provinciali.

Il Consiglio Provinciale di Ascoli Piceno è composto da 10 consiglieri più il Presidente, il quale però scadrà dalla carica tra due anni.

Due anni fa il centro sinistra – che governava anche San Benedetto del Tronto – poteva contare su 6 consiglieri, poi uno era in quota ad una sinistra più radicale e tre ad appannaggio del centro destra.

In questo tipo di elezioni non vale la regola “una testa un voto”, il voto è ponderato: se il peso di un consigliere di Palmiano vale 81 punti, il voto del consigliere del Comune di Ascoli vale 603.

Detto questo, chiunque è in grado di comprendere che, governando le due città più grandi, che insieme hanno la metà degli abitanti della Provincia, il centro destra dovrebbe avere la maggioranza in Consiglio. Ma così non è: infatti grazie alla credibilità personale ed istituzionale del Presidente d’Erasmo ed al lavoro enorme svolto dallo stesso e dal Consiglio Provinciale uscente, il centro sinistra continua ad avere la maggioranza ed il nuovo Consiglio è cosi composto:
•5 consiglieri di centro sinistra
•4 consiglieri di centro destra
•1 consigliere appartenente alla sinistra radicale
•ed il Presidente della Provincia, sempre Paolo D’Erasmo.

Quindi, a meno che Castelli non conosca cose che la matematica e gli elettori ignorano, i riformisti e progressisti contano 6 consiglieri su 11.

Ma allora perché Castelli parla di vittoria?

Per rispondere a questa domanda forse dobbiamo tornare a domenica 8 gennaio nella bella cornice di Palazzo San Filippo (sede della Provincia) ad Ascoli.

Il Consigliere Comunale che si recava a votare incontrava prima del portone di ingresso il duo Castelli-Piunti che faceva una sorta di pre-filtraggio invitando gli amici a votare per i candidati dal duetto sostenuti.

Appena attraversato il portone d’ingresso, invece, vi erano Celani ed i suoi Consiglieri: questo gruppo, sempre di centro destra, suggeriva di votare altri candidati rispetto al predetto duo.

Insomma, potremmo quasi dire che domenica scorsa si sono svolte le primarie del centro destra: da un lato vi era Forza Italia con Piero Celani (ma anche Gabrielli, Pignotti) e dall’altra parte la somma delle liste civiche, Fratelli d’Italia ed altri, rappresentati da Guido Castelli e Pasqualino Piunti

Ecco allora spiegato l’arcano mistero della dichiarata vittoria da parte del Sindaco di Ascoli: il pensiero non era rivolto al governo della Provincia. D’altronde neanche quando sono effettivamente stati al governo ci pensavano: Piunti è stato il vice presidente che ha portato la Provincia di Ascoli Piceno al pre-dissesto finanziario.

Castelli esulta perché l’alleanza con Piunti gli ha permesso di battere (sconfiggere?) il rivale di sempre: Piero Celani. Questi sono i giochetti della brutta politica.

Al centro sinistra (con o senza trattino) invece il compito di continuare a ben governare la Provincia, provvedere al suo risanamento, sistemare le scuole, garantire la viabilità, trovare la soluzione per i rifiuti: insomma la politica che si impegna per cercare di risolvere i problemi.

Tutto ciò avviene in un clima di incertezza totale sul futuro e sul destino dell’ente Provincia perchè con la bocciatura del referendum si è rimessa in discussione anche la “Riforma Delrio”.

Conclude Sabrina Gregori: “Mentre i “festeggiamenti” nel centro destra vanno avanti (con qualche “fuoco d’artificio” di troppo all’interno del Consiglio Comunale di San Benedetto del Tronto), noi auguriamo buon lavoro (e buon vento!) al nuovo Consiglio ed alla nuova Giunta Provinciale”.

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