I “Giorni della Merla” con temperature primaverili: i rischi per le coltivazioni

ASCOLI – I cosiddetti “Giorni della Merla” ovvero quelli a cavallo tra la fine di gennaio e di febbraio, tradizionalmente i più freddi dell’anno, hanno registrato temperature davvero fuori dalla media.

In questi due giorni, le temperature massime sono state vicino ai 20 gradi, un clima che solitamente si registra ad aprile. Per non parlare dell’assoluta mancanza di piogge che rende il tutto davvero difficoltoso per le coltivazioni ma non solo, con gli inevitabili danni per l’economia tutta. Già il 2018 venne definito il più caldo degli ultimi due secoli.  Il vero rischio è che questa primavera anticipata possa “ingannare” le coltivazioni per  un risveglio che le rende particolarmente vulnerabili all’eventuale arrivo del gelo , che porterebbe danni incalcolabili.

« Le piante di oliva sono sempre verdi ma questo clima potrebbe dare problemi» evidenzia Ugo Marcelli,  presidente della Confederazione Italiana Agricoltori delle province di Ascoli, Fermo e Macerata, « Se le temperature dovessero improvvisamente abbassarsi,, andrebbe ancora male. La stessa cosa vale per tutte le altre coltivazioni perché quando le temperature sono elevate in questo periodo, sono dolori. Nei miei terreni ho già iniziato la potatura: possiedo diversi ettari di terreno coltivato e un altro problema che si crea è quello della mosca da olivo e dei parassiti che possono colpire le piante. Questo clima mite fuori stagione non ne ha diminuito il loro numero: è una situazione pericolosa per noi»spiega Marcelli, « Il rischio che il numero di mosche non sia affatto diminuito a causa di questo strano clima c’è. Adesso stiamo a vedere  come proseguirà il tempo e le temperature. Al momento stiamo monitorando la situazione» spiega Marcelli.

 

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