Il bike sharing non funziona, l’Arengo cancella il progetto

ASCOLI PICENO –  Non ha avuto affatto successo l’esperimento del bike sharing sotto le Cento Torri. L’iniziativa in questione è uno degli strumenti di mobilità sostenibile che favorisce l’integrazione tra il mezzo a due ruote e il sistema di trasporto pubblico, ma anche per migliorare l’idea di rispetto dell’ambiente, favorendo il movimento fisico e diminuendo l’uso dell’auto nel centro città. Il progetto prevedeva l’uso di bici elettriche tramite l’uso di una card ricaricabile, con i mezzi dislocati in alcuni punti della città, come in Piazza Roma e nelle vicinanze del parcheggio Torricella. Purtroppo, però, l’iniziativa non ha fatto breccia tra gli ascolani e il servizio è andato via via diminuendo fino al suo più completo abbandono avvenuto nelle ultime settimane. L’Amministrazione ha provato poi a far ripartire il bike sharing in un secondo tempo, ma senza successo, rinunciando definitivamente all’iniziativa. Il costo stimato del progetto si aggira sui 90 mila euro.

Anche le associazioni  cittadine esprimono un parere sul mancato successo del bike sharing in città. Paolo Prezzavento, presidente di Legambiente Ascoli aggiunge che « Le intenzioni erano sicuramente buone ma i risultati sono stati deludenti. Molto probabilmente non è stata fatta una campagna di comunicazione adeguata che potesse essere naturalmente efficace. Anche sulla questione delle piste ciclabili, la Giunta poteva fare molto di più, consultando le varie associazioni, come “Gli amici della bicicletta”, per poter capire come agire meglio» evidenzia Prezzavento, « Tagliare gli alberi per sviluppare la pista ciclabile, però, va contro il pensiero stesso della pista. Abbiamo evidenziato molte volte i problemi sul percorso di Monticelli, quali l’illuminazione poco efficace che può provocare aggressioni ai passanti, ma anche l’abbandono dei rifiuti in certi tratti della pista. Il progetto è lodevole ma vanno risolte queste problematiche» dice Prezzavento che opta anche per una maggiore pedonalizzazione del centro « Incentivando l’uso della bicicletta e limitando l’uso delle vetture. Non è vero che l’assenza di auto nel centro storico peggiori la situazione del commercio, visto che i problemi di questo settore non dipendono da questo elemento» aggiunge il presidente di Legambiente, « Abbiamo sempre detto che i parcheggi debbano essere costruiti fuori dal centro per consentire una maggior fruizione pedonale del nostro centro storico, anche incentivando l’uso delle navette gratuite, inserendo nuovi percorsi da altri punti della città.  In precedenza avevamo anche espresso perplessità per il parcheggio di Porta Romana, perché si trova nelle vicinanze del fiume e la sua sicurezza  e stabilità non sono del tutto garantiti».

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