Il bilancio del Carnevale 2019 e l’idea dell’Arengo: verificare la presenza di non ascolani agli eventi cittadini

ASCOLI PICENO – Il Carnevale di Ascoli traccia il bilancio dell’edizione 2019 da poco conclusa. Un’annata certamente positiva per la kermesse ascolana.

Il presidente del Carnevale di Ascoli Marco Olori ricorda di dover “Remare in una direzione unica tutti insieme. Ascoli deve essere conosciuta per tutto quello che è bello. Il Sindaco condivide tutte le nostre azioni. La gente ha cominciato a capire il carnevale anche attraverso il concorso fotografico, che è a livello internazionale e anche qui ci sarà un record , anch’esso un modo per attirare nuovo turismo. Lo scorso anno ne sono arrivate 500 foto e quest’anno ne avremo il triplo” dice Olori, “La nostra forza è lo stare insieme sempre all’insegna del divertimento e dell’ascolanità. Vogliamo portare avanti il coinvolgimento di tutte quelle che possono essere le realtà cittadine, anche nelle scuole abbiamo avuto riscontri positivi anche coinvolgendo i Carnevali del Piceno. Qualcuno ha parlato di circa 50mila presenze da giovedì a martedì con il culmine domenic: è un grande risultato”.

Il Sindaco Guido Castelli parla di “Edizione molto ben riuscita e da indicatori ci risulta che la domenica è stata molto brillante. Il lavoro dell’associazione è stato apprezzabile coinvolgendo tante parti con un clima molto bello” E poi lancia una proposta: ” Ci siamo accordati per un software che verrà gestito dall’Urp che testerà la presenza di non ascolani attraverso le celle telefoniche di Tim mantenendo la privacy per poter creare pacchetti ad hoc turistici anche per altri eventi. Bisogna solo lavorare per far aumentare l’appeal turistico della città”.

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