Il CineOcchio – “Il Signore degli Anelli” diventa una serie tv ed è guerra tra i pro ed i contro, basterà un anello per domarli?

Dopo settimane di voci e notizie più o meno attendibili che vagavano per il web, ormai da qualche giorno si ha finalmente l’assoluta certezza che il colosso Amazon produrrà una serie tv sul “Signore degli anelli” dopo esser giunti ad un incredibile accordo con la “Tolkien Estate”, da sempre ostile ad ogni progetto del genere, stanziando un budget complessivo mastodontico che viaggia intorno al miliardo di dollari tra acquisizione di diritti e costi di produzione.

L’accordo prevede la realizzazione di diverse stagioni, si pensa 4 o 5 visto l’enorme investimento, che usciranno non prima del 2019 – 2020, ma ancora non è ben chiaro il tema narrativo principale sebbene si pensi che si possa prender spunto dal “Silmarillion” oppure creare degli spin off sui personaggi principali della trilogia come ad esempio le vicende del ramingo Aragorn prima di entrare a far parte della Compagnia dell’anello o le avventure dei Nani o di Gandalf oppure perché no soffermarsi sulla storia personale di Gollum e la sua lenta trasformazione.

Fatto sta che con l’uscita della notizia sono nati degli “schieramenti” pro e contro tra i fan più sfegatati ma anche tra gli stessi attori come ad esempio Sean Austin, il fedele hobbit Samvise Gamgee, che si dichiara favorevole all’idea della serie tv: “Ho sempre detto che prima o poi qualcun altro avrebbe provato a farne un remake. Ma la gente mi rispondeva di no, perché ormai è un classico e non andrebbe rivisto” aggiungendo poi “E io rispondevo: lo rifaranno e sapete perché? La storia è enorme e i personaggi sono molto amati”. Di parere totalmente opposto invece è John Rhys Davis, Gimli il nano per intenderci, che non la prende affatto bene e afferma “Il motivo per cui abbiamo bisogno di trasformare Il signore degli anelli in una serie tv mi infastidisce, ma sono sicuro che ormai la rapacità e l’avidità è ovunque, basti vedere il denaro incassato dal gioco d’azzardo on line, è una disgrazia. Povero Tolkien, si starà rivoltando nella tomba.”

Bisognava aspettarselo comunque uno scontro di idee avendo a che fare con uno dei capolavori della letteratura visto dalla maggior parte delle persone come intoccabile; da una parte giustamente i puristi Tolkeniani hanno le loro buone ragioni per esser contrariati poiché spesso quando si riprende in mano un’eccellenza è difficile far di meglio ed anzi si rischia di rovinare il tutto, senza farne una questione di denaro come afferma Gimli, ma più che altro per rispetto di tutto ciò che è stato creato evitando di stravolgerlo e lasciando intatto un mito sia letterario che cinematografico. Dall’altro lato della medaglia, come afferma correttamente Sean Austin, è giusto anche cercare di andare avanti e dare spazio a nuove idee sul “Signore degli anelli” visto che il materiale è immenso e le storie che ne possono esser ricavate sono potenzialmente innumerevoli e sarebbe anche molto interessante vedere sullo schermo battaglie ed avventure inedite per tutti coloro che non hanno letto tutte le grandiose opere di Tolkien. Personalmente sono fiducioso e mi schiero col partito pro-serie tv anche perché se la “Tolkien Estate” approva e ci mette la faccia dovrà venir fuori per forza di cose un prodotto eccellente che senza ombra di dubbio convincerà anche i fan più scettici. E voi lettori cosa ne pensate?

 

 

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