Il Consorzio e gli imprenditori agricoli per il rilancio dell’oliva tenera ascolana

ASCOLI – Un appello a sfruttare l’ opportunità di rilancio della coltivazione della varietà di oliva  ascolana tenera nella zona marchigiana compresa nel disciplinare dell’oliva ascolana del Piceno DOP viene da CIA, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri che insieme al Consorzio Tutela e Valorizzazione Oliva Ascolana del Piceno DOP per la partecipazione al bando del PSR Marche relativo alle Filiere nelle aree del cratere.

La proroga del termine per il deposito dei progetti di filiera nel cratere all’ 11 febbraio servirà per coinvolgere altri imprenditori in questa opportunità di  sviluppo: la produzione di olive in salamoia è sostanzialmente abbandonata. Eppure la domanda di olive da mensa è in continua crescita ed il mercato offre prevalentemente prodotto estero.

La varietà “ascolana tenera” rappresenta obiettivamente la punta di diamante delle olive da mensa in Italia per le caratteristiche organolettiche e per il rapporto polpa-nocciolo ed è certificabile come DOP, consentendo agli olivicoltori una remunerazione più elevata.

L’ impegno richiesto all’olivicoltore potrà essere affrontato aderendo ad una filiera che garantisce  la certezza di acquisto del prodotto e il rispetto del prezzo pattuito nel contratto, oltre alla copertura dei costi  per il sistema di controllo DOP e a finanziamenti per la realizzazione di nuovi impianti.

Nella nuova impostazione di gestione dell’oliveto “da mensa”, le olive di dimensione minore potranno essere comunque destinate ad ottenere un eccellente olio.

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