Il Movimento 5 Stelle scrive a Piunti: “La sicurezza del porto è fondamentale”

SAN BENEDETTO -Il Movimento 5 Stelle  e il candidato sindaco Serafino Angelini scrivono al sindaco di San Benedetto sul tema del porto.

“Il Porto della nostra città riveste una importanza che va bene al di là del mero carattere produttivo. È stato protagonista nella vita di tutti i cittadini sambenedettesi nelle forme più diverse: chiunque lega a quel luogo ricordi e esperienze di ogni genere, tutti però concordi nel definirlo centrale nello sviluppo della città nel periodo postbellico, quando da lì salpavano navi da pesca dirette nei mari di tutto il mondo, navi su cui erano imbarcati i nostri padri, zii, nonni: generazioni di eroi che hanno permesso a questa città nei decenni successivi di crescere economicamente, culturalmente e socialmente, perciò di prosperare.

Sappiamo bene che nel corso degli ultimi anni il comparto della pesca ha subito una contrazione importante, la marineria sambenedettese conserva però la dignità di un legame inscindibile, e in attesa che misure straordinarie di accordi transnazionali sostenute dalla voce e dai progetti innovativi dei protagonisti locali possano portare a una nuova stagione della pesca, abbiamo il preciso dovere di difendere la tradizione, di conservare il ricordo di un periodo che appare lontano ma che può dare ancora stimolo e possibilità di lavoro, ma soprattutto mantenere il comparto vivo, appoggiando la sua attività in ogni modo, talvolta sfruttando le tecnologie che il progresso ci mette a disposizione, nel solo interesse della salvaguardia dei beni comuni e per il conseguimento del bene comune. 

La funzionalità del Porto coniugata alla necessità di sicurezza nelle operazioni di utilizzo, appaiono imprescindibili per il raggiungimento degli obbiettivi di cui sopra. È notizia degli ultimi giorni che ancora una volta l’insabbiamento a cui è sottoposto in maniera costante e continua ha provocato un incidente, per fortuna senza conseguenze alle persone. Le problematiche legate a questa condizione si traducono essenzialmente in:

  • grave pericolo di transito per ogni tipo di natante;
  • difficoltà di mantenere per un lungo periodo un pescaggio accettabile e un mantenimento delle condizioni di sicurezza;
  • spese altissime per il dragaggio dei sedimenti;
  • necessità di luoghi idonei allo smaltimento degli stessi sedimenti che, se non trattati, sono assimilabili a rifiuto, come dimostra la ben nota “cassa di colmata” contigua al molo Nord.

Nonostante le grida di allarme della marineria, le soluzioni adottate nel recente passato sono state di breve durata, a costi alti, e ogni volta non immediate, tanto da avere più volte provocato lo stop delle attività collegate alla navigazione, pertanto alla luce delle esperienze precedenti è necessario modificare la modalità di intervento.  

Appreso dagli organi di stampa che è Sua intenzione richiedere un incontro urgente al Presidente Acquaroli sull’argomento, mi permetto di segnalare quanto segue:

  • con la Mozione n. 444 a prima firma di Peppino Giorgini, “Progetto ‘Banca delle sabbie’ e utilizzo dell’ecodragaggio per coniugare qualità ambientale, sviluppo costiero e sviluppo ecosostenibile” approvata nel Consiglio regionale del 2 aprile 2019, si introducono le possibilità descritte nel titolo, mozione che ha acquisito valore di legge perché è stata recepita ed inserita nel Piano di Gestione delle Aree Costiere.

Le tecnologie (italiane) più avanzate, senza utilizzo delle obsolete benne, e ad oggi mai prese in considerazione, permetterebbero di:

  • nessun intorbidimento delle acque, pertanto possibilità di operare anche durante la stagione turistica;
  • realizzare un dragaggio più duraturo, perché in profondità;
  • trattamento a bordo dei sedimenti dragati, con separazione degli inquinanti;
  • possibile riutilizzo dei sedimenti per il ripascimento, se giudicati mineralogicamente e granulometricamente compatibili;
  • nessuna necessità di stoccaggio dei sedimenti dragati, né, ancora peggio, di essere rigettati in mare”
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