Il Movimento ‘Con la Gioia nel Cuore’ risponde a Don Pio: “Turbati dalle sue dure parole”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Movimento Mariano ‘Con la Gioia nel Cuore’ risponde alla parole di Don Pio tramite le dichiarazioni di Marco Albertini.

“Siamo rimasti molto turbati per le dure parole di Don Pio comparse sul sito Piceno News 24 – si legge dalla nota del Movimento – soprattutto per quelle pronunciate contro se stesso, sacerdote di Santa Romana Chiesa, che si dichiara certo di andare all’inferno. A questo punto, senza conoscere questo suo intimo particolare, riteniamo che sia stato lo Spirito Santo, veicolato da Gesù Eucaristia durante l’Adorazione da noi organizzata alla Rotonda di Porto d’Ascoli con grande soddisfazione e gioia di tutti i presenti, a suggerire ad uno di noi di pregare per la conversione a Cristo di Don Pio Costanzo”.

“La Comunione dei Santi – continua la nota – è una realtà della Chiesa e le preghiere all’interno del Corpo Mistico di Cristo trovano accoglienza ed esaudimento se dirette con fede a vantaggio di un suo membro, a meno che egli non opponga resistenza alla Grazia, ed è questo che, ahinoi, traspare dalle inquietanti parole del parroco di Cristo Re.
D’altronde, è la stessa Regina della Pace che ci chiede di pregare per i nostri sacerdoti, affinchè siano degni rappresentanti di Suo Figlio. Ora, noi sappiamo che la volontà di Dio è che noi crediamo ed adoriamo il Verbo incarnato, perché questa è la vita eterna (Gv 17,3), per cui appare conveniente rimuovere tutti gli ostacoli, il peccato in primis, che ci impediscono di andare a Lui (Mc 10,14). Non vogliamo entrare in polemica con il parroco di Cristo Re, ma non corrisponde a verità il fatto che egli non sia stato previamente informato dell’Adorazione; anzi, è stato anche invitato in due distinte occasioni, da un confratello e da un laico appartenente al Movimento, a presenziare all’evento. Evidentemente aveva qualche problema a farlo, ma ciò che disturba è che, mancando lui, non si sarebbe dovuta tributare la lode a Cristo Re, il che non è cristiano”.

“Avendo quindi appreso da Don Pio che egli si trova diretto proprio nel posto sbagliato – conclude Albertini – certi di fare il suo bene, continueremo a pregare per la sua salvezza e conversione a Cristo Re, perché la perdita eterna del Sommo Bene è la più grande tragedia che possa capitare ad un essere umano”.

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