“Marcello Fiori di Forza Italia – affermano i vertici del Pd ascolano – nell’enfasi di cavalcare populismi ed odio, non ha saputo far altro che scrivere menzogne e attacchi personali basati su dati falsi che poco hanno a che fare con la politica. Fare politica con le falsità è inaccettabile. Gravissimo se poi vengono attaccati dei dipendenti regionali, turbando il lavoro che giorno dopo giorno portano avanti. Nell’epoca delle fake news nessuno ha avuto la correttezza di dire la verità – continuano i due esponenti Pd – sintetizzabile in pochi punti: Carlo Casini è dipendente regionale dal 1997 e ha avuto l’incarico di Posizione organizzativa nel 2000, molto prima che la sorella entrasse in consiglio regionale. Non è vero che dirige l’ufficio ma semplicemente, come altri, tramite procedura per titoli trasparente e verificabile ha avuto riconosciuta la qualifica giuridica di ”alta professionalità”. Non è vero – seguitano – che percepisce un”indennità aggiuntiva di 2000 euro al mese, ma quello è il suo stipendio totale da circa dieci anni. Infine – concludono Ameli e Gaspari – facendo riferimento ad un’altra polemica su presunti insulti rivolti dall’assessore Casini a due terremotate di Arquata del Tronto, e da lei smentiti, la vice presidente non insulterebbe mai i terremotati: il 24 agosto era lei stessa nella sua casa (ora inagibile) di Accumoli”.