Il sindaco di Maltignano Falcioni: “Auspico che Valle Castellana passi nel Piceno”

MALTIGNANO –  Il sindaco di Maltignano Armando Falcioni auspica che Valle Castellana voti “si” al referendum per il passaggio nelle Marche.

“E’un appuntamento di grande valore simbolico proprio per il nostro territorio al netto della convenienza spicciola, verso la quale la politica dovrebbe astenersi dal conteggiarla. Riparto dalla situazione kafkiana della questione del CAS fuori regione, che colpirà oltre Maltignano tutti i comuni del cratere di confine per ricordare che il referendum dimostra come questo piceno attualmente connotato, dopo la lacerante divisione con Fermo, ha bisogno di una politica  che ne esalti la sua connotazione di confine” dice Falcioni.

“E’ assolutamente normale che un comune del teramano ci veda come punto di riferimento, come fanno ufficiosamente ad anni alterni molti comuni della Val Vibrata, che vedono Ascoli e San Benedetto, certamente più di Teramo, il loro riferimento. Dopo la mortificante divisione del 2004 , si esalta spesso una provincia di fatto, non identificata dalle cartine geografiche ma cementata da quotidiani rapporti socio economici liquidata spesso come “ Marcuzzo” includendo in esso i lembi orientali di Umbria e Lazio” spiega Facioni.

“Questo status anomalo di confine si riflette su tante politiche locali, come per esempio sulla scelta dell’ospedale unico, della sua tanto dibattuta utilità, ma dove si parla poco di quel mai chiarito rapporto o incidenza che avrebbe proprio sul confinante Abruzzo, alla inevitabile mobilità attiva e passiva, sulla quale si dovrebbe tenere inevitabilmente conto” prosegue.

“Ecco perché faccio il tifo e mi adopererò affinché questo passaggio si compia, perché ci sia quel segnale di riscatto e di appetibilità del nostro piceno” conclude.

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