Inaugurata la statua “L’Inchino” al Filarmonici

Ieri pomeriggio al Teatro Filarmonici, si è tenuta l’inaugurazione della scultura “L’Inchino”, realizzata da Teodosio Campanelli, dedicata al teatro e nello specifico agli attori che, con il loro lavoro, ne rappresentano le fondamenta.
L’idea nacque nel 2017 proprio per il Teatro dei Filarmonici, in occasione dell’imminente riapertura: l’unione dei due eventi portò all’idea di “rinascita” così il primo pensiero fu quello della Fenice. Il progetto, già denso di simbologie, si adornò di un’altra figura tratta dalla mitologia greca: Nike, la dea alata che rappresenta la vittoria. Il senso dell’inchino classico è un atto di riverenza che l’artista fa a termine della propria esibizione come gesto di rispetto nei confronti del pubblico, che notoriamente ricambia con calorosi applausi. Traslata in una visione propositiva e fortemente contemporanea, l’inchino della figura, che rappresenta rinascita e vittoria, vuole essere un inchino alla donna prima di tutto ma anche alla ripresa, al miglioramento, alla consapevolezza e alla vita quale valore assoluto, unico ed irripetibile.
Secondo l’autore Teodosio Campanelli “E’ una scultura voluta fortemente da Giorgia Latini. E’ un progetto concretizzato quest’anno. E’ la prima scultura dedicata a questo gesto in un momento in cui si vogliono ringraziare gli attori. Lei si può paragonare anche alla libertà ma anche a tutto quello che c’è di bello nel mondo, nonostante tutto”
L’onorevole Giorgia Latini evidenzia che  si tratta di “Un artista importante. Vogliamo ricordare l’importanza dei nostri teatri. Il lavoro dell’artista è terminato in questo momento importante dove abbiamo molto da festeggiare”
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Si terrà lunedì l’inaugurazione della scultura “L’Inchino”

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