Inaugurato il terzo piano della struttura “Sanitas”. C’è anche un camper per l’assistenza domiciliare

ASCOLI – Inaugurato ieri il terzo piano di “Sanitas”, la struttura per anziani attrezzata con quaranta posti di residenza protetta e quattro di residenza sanitaria assistita per persone non autosufficienti, che non possono essere assistite in casa e che necessitano di specifiche cure mediche.

In contemporanea è partito anche il progetto “Assistenza 4.0” riservato alla prevenzione e alla cura della popolazione anziana a domicilio con un camper sanitario dotato di strumenti di diagnostica base messi in rete con la teleassistenza, centralizzati ad una piattaforma.

Accessibilità, flessibilità, personalizzazione, inclusività e integrazione sono le parole chiave di un progetto finalizzato a migliorare il ben-essere della vita di due fasce di popolazione residente nei territori colpiti dal sisma – infanzia e vecchiaia – nell’ottica di una ripartenza funzionale che possa attenuare il forte disagio causato dagli eventi del 2016 e 2017.

“Il progetto Assistenza 4.0 parte operativamente in una fase – afferma il presidente del Consorzio Il Picchio Domenico Panichi – nella quale si è veramente compreso quanto l’erogazione di servizi sul territorio sia fondamentale per garantire il diritto alla salute di tutti”. Primo obiettivo del progetto, infatti, è proprio quello di agevolare i percorsi di prevenzione e cura integrati tra ospedali e territorio.

“Dobbiamo trasmettere positività, anche se in queste ore abbiamo visto che il virus circola ancora e quindi serve attenzione. Alla base di tutto che c’è il comportamento di ognuno di noi» dice il presidente della Regione Luca Ceriscioli “Abbiamo investito sulla sanità del territorio e in quattro anni abbiamo creato 1700 posti letto in tutta la regione” spiega.

“Se siamo una delle regioni più longeve significa che il format di servizi da dare è adeguato” aggiunge la Vicepresidente della Regione Anna Casini.

“Sanitas è un modello vincente della collaborazione tra pubblico e privato. Penso che la sfida  è la salvaguardia delle aree interne per guardare al nostro orizzonte futuro” aggiunge il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti.

“Questa provincia deve essere una grande città che unisca tutto il territorio. Il Covid ci ha fatto capire di più l’importanza della gestione della sanità. La differenza la fa chi lavora in questi ambiti” ha sottolineato il coordinatore dei piccoli comuni Anci Augusto Curti.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Al via dieci appuntamenti con il progetto "ParchiAMO"

Articolo Successivo

"E-STATE ANCORA", un progetto comunale di due settimane per la comunità sambenedettese