“Jumanji” torna sul grande schermo ma piovono critiche

Il primo Gennaio 2018 uscirà  in Italia “Jumanji – Welcome to the jungle” che non sarà un remake ma un sequel del cult del 1995 con Robin Williams.

Questo nuovo film vedrà protagonisti 4 ragazzi che, mentre scontano una punizione e ripuliscono il seminterrato della scuola, scoprono per sbaglio il videogame di Jumanji e vengono catapultati in versione avatar all’interno del gioco stesso, in mezzo alla giungla selvaggia tra animali feroci ed altri pericoli e faranno di tutto per riuscire ad uscire e tornare alla realtà sani e salvi. La trama a grandi linee è simile al film originale, i giocatori sono costretti a giocare a qualcosa più grande di loro, assurdo e pericoloso ma in questo caso ovviamente qualcosa cambia, infatti non è più il gioco ad invadere il mondo reale ma sono i protagonisti ad essere inglobati dalla realtà virtuale, inoltre non si parla più di un “gioco da tavolo” ma di un “videogame” per svecchiare e rendere il tutto più fruibile ai giovani di oggi e, come probabilmente si nota dal trailer, abbondano gag, battute e scene divertenti. Insomma dal vecchio Jumanji si pesca ben poco ed il tono sembra decisamente più scherzoso, quel senso di paura accompagnato dal rullo di tamburi ed animali selvaggi in casa del primo film pare si perda completamente ed è sopraffatto dall’ironia di Jack Black e Kevin Hart e dalle presenza di Dwayne “The Rock” Johnson, veterano dei blockbuster made in USA.

Ma nonostante il buon cast, l’umile ruolo di sequel e sia ben chiaro, non remake, la modestia di non pretendere di essere all’altezza del Jumanji originale non hanno comunque convinto i cinefili italiani che, pure avendo visto soltanto il trailer, tramite le piattaforme social si sono scagliati contro il film bersagliandolo di critiche per la maggior parte gratuite. Probabilmente i nostalgici non riescono ad immaginare un Jumanji senza Robin Williams e per certi versi non si hanno neanche tutti i torti ma c’è anche da capire che questo nuovo capitolo non vuole competere con l’originale ed unico, ma tramite lo svecchiamento e la maggior ironia potrebbe comunque far incuriosire le nuove generazioni in un confronto con il “vecchio” film e spingere a vederlo, se mai qualcuno non lo avesse ancora visto.

Prima di criticare bisognerebbe aspettare almeno l’uscita e riuscire a capire che non è un remake, il vecchio non è rimaneggiato e di conseguenza è un altro tipo di pellicola, poi se sarà un flop meriterà giustamente tutte le critiche del mondo ma solitamente prima si guarda un film poi si giudica.

 

 

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