Lavoratori Pfizer in esubero, Usb: “L’azienda revochi la decisione”

ASCOLI – “Allo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno 60 lavoratori precari messi alla porta. USB chiede l’immediata revoca della decisione” chiede il sindacato attraverso una nota

“L’USB Lavoro Privato di Ascoli  contesta la decisione, assunta dal colosso farmaceutico Pfizer presente sul territorio ascolano con un proprio stabilimento, di licenziare 60 lavoratori assunti attraverso l’istituto dello Staff Leasing (lavoro in affitto!!)Disgraziata e riprovevole decisione attuata in una fase storica che permetterà alla Pfizer produttrice del vaccino anti-covid, di incassare miliardi di Euro. Decisone di cui USB chiede l’immediata revoca con riammissione al lavoro di una parte dei lavoratori già mandati a casa.Figlio della Legge 30 del 2003, la quale ha introdotto le più becere forme contrattuali che negli anni hanno devastato e precarizzato il mondo del lavoro, lo Staff Leasing è il fiore all’occhiello della precarizzazione poiché, in maniera subdola, porta con sé l’illusione del tempo indeterminato” dice una nota del sindacato.
“Inizialmente poco utilizzato, lo staff Leasing si è  rispolverato dalla classe padronale recentemente, con l’avallo delle Agenzie di Somministrazione, per arginare ed eludere alcune norme di legge più stringenti sull’utilizzo dei lavoratori a tempo determinato. Lo staff Leasing in Pfizer doveva essere contrastato da subito e non andava introdotto poiché è uno strumento non tutelante per i lavoratori.Questa forma contrattuale, a cui USB si è da sempre opposta, va contrastata senza se e senza ma, perché oggi tocca alcuni lavoratori e domani interesserà le future generazioni”.
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