Legambiente: “All’ex Carbon non serve una nuova colata di cemento”

ASCOLI – La sezione ascolana di Legambiente Ascoli parla della questione dell’Area Carbon, una vicenda che sta tornando attuale con la nomina del nuovo Commissario che si dovrà occupare della bonifica dell’area, un tempo sede di un’industria che è stata croce e delizia della città.

« Oggi, dopo tanti anni di battaglie ambientaliste, si è innescato finalmente un processo che ha portato alla nomina del commissario per la bonifica del sito, ovvero  il generale Giuseppe Vadalà» dicono gli esponenti di Legambiente « Una nomina proposta per la prima volta da Legambiente nel dicembre 2018. Questa nomina rappresenta un importante passo avanti in direzione della bonifica dell’Area e di una soluzione della vicenda».

« Il famoso piano di riqualificazione urbana dell’area presentato da Restart prevedeva la realizzazione di una volumetria abnorme di edilizia residenziale, circa 350.000 metri cubi, praticamente 1.200 appartamenti. La cosa appariva folle già tre anni fa, ma adesso, dopo il  sisma e con la crisi profonda del settore edilizio e la costante decrescita della popolazione di Ascoli, è un’idea insensata anche dal punto di vista economico» dicono gli ambientalisti,« E’ fondamentale intervenire per la bonifica dell’area, per il recupero del nucleo del vecchio stabilimento all’interno di un parco urbano. Ancora una volta il pubblico è costretto ad intervenire per sanare una situazione di grave inquinamento in un sito privato».

«Bisogna abbandonare una concezione legata ad un ulteriore consumo di suolo e all’espansione edilizia senza freni, tipica dei palazzinari romani degli anni Cinquanta: bisogna invece pensare a soluzioni innovative» spiega Legambiente, « Il piano regolatore approvato nel 2016 dall’Amministrazione Comunale e dall’Assessore Luigi Lattanzi appare oggi, dopo appena due anni, già superato».

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