Legambiente Ascoli si schiera contro la sperimentazione del 5G

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ASCOLI – Legambiente Ascoli si rivolge all’Amministrazione  per fermare la sperimentazione del 5G sotto le Cento Torri.

“Sono evidenziate la grave e sottostimata futura situazione di insalubrità caratterizzante il territorio del comune, quale emerge dalle seguenti circostanze di fatto. Dal 2019 sono iniziate in Italia le installazioni dei sistemi mobili di quinta generazione, noti come strutture 5G, che prevedono il posizionamento di una nuova infrastruttura tecnologica composta da milioni di gruppi di nuove miniantenne a microonde millimetriche su abitazioni, scuole, centri diurni, centri ricreativi, lampioni della luce, tombini dei marciapiedi e altro ancora. C’è poi anche il progetto di satelliti Wi-Fi lanciati in orbita nello spazio e di dron wireless per coprire il 98% del territorio nazionale di radiofrequenze e servire il 99% della popolazione, prevedendo un’impennata elettromagnetica ubiquitaria a cui la popolazione sarà esposta 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, 365 giorni l’anno” si spiega.

“Le radiazioni del 5G vanno a sommarsi a quelle della telefonia mobile attuale (2G, 3G, 4G) e sistemi Wi-Fi e Wi-Max ed è necessario valutare l’impatto sulla salute pubblica, sulla flora e sulla fauna, della sommatoria cumulativa e multipla di tali esposizioni prolungate nel tempo alla luce degli effetti biologici causati dall’esposizione sinergica a tutte queste frequenze, soprattutto in considerazione del fatto che la ricerca ha trovato effetti biologici potenzialmente responsabili di rischi di patologie neurodegenerative, come l’Alzheimer, ormonali, per la fertilità, nonché rischi per la flora e per la fauna, anche al di sotto degli attuali limiti di legge” si dice nella petizione.

“Il Sindaco, nella sua veste di autorità sanitaria locale, assuma ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l’inquinamento elettro-magnetico e le emissioni prodotte ed i rischi per la salute della popolazione e ad astenersi per il futuro dall’autorizzare, asseverare e dare esecuzione a progetti relativi a nuove attività che possano condurre ad un aggravamento delle lamentate condizioni di insalubrità ambientali”

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