Come sarà il ritorno a scuola dei bambini? I dirigenti scolastici: “Servono spazi e docenti in più”

ASCOLI – Il nuovo anno scolastico si prospetta pieno di dubbi e di nuove regole da seguire e si attendono direttive precise dal Ministero per poter pensare a tutte le evenienze del caso.

« E’ difficile fare ipotesi in questo momento», spiega dirigente dell’Isc “Ss.Filippo e Giacomo” Vincenza Agostini, «Cerchiamo di capire cosa avverrà nei prossimi mesi. Non abbiamo  ulteriori spazi a disposizione» spiega « La preoccupazione maggiore riguarda le classi dell’infanzia, dove è praticamente impossibile far rispettare il distanziamento» prosegue la dirigente, « Vedremo di capire cosa dirà il governo, ma intanto cerchiamo di dare dignità alla fine di questo anno scolastico che i ragazzi  non dimenticheranno».

«Credo che un problema da affrontare non sarà solamente il raddoppio degli spazi ma anche quello del numero dei docenti per rafforzare l’organico» sottolinea il dirigente dell’Isc “Falcone-Borsellino” Daniele Marini, « In questi mesi di chiusura abbiamo acquistato circa 80 strumenti per la didattica a distanza, anche se non tutti riescono a seguire bene le lezioni da remoto. Sullo scaglionamento degli ingressi e del trasporto con i pulmini bisognerà fare valutazioni» dice il dirigente, «Un grande plauso va agli insegnanti che hanno sempre dato il massimo in questi mesi».

La dirigente dell’Isc “Centro” Valentina Bellini aggiunge che «Il problema è che la nostra scuola ha già perso un notevole pezzo dopo il terremoto: il numero dei bambini è rimasto lo stesso ma non posso fare nulla a livello di diversificazione. Anche sulla riduzione dell’orario scolastico dovrà decidere il Ministero, ma servirà massima collaborazione tra tutti gli attori in campo».

«Il vero banco di prova sarà l’esame di maturità  che servirà per verificare il distanziamento sociale» aggiunge la dirigente del “Fermi-Ceci-Sacconi” Patrizia Palanca «La scuola è un elemento della socialità e quindi pieno di insidie «Saremo impegnati con i piani di apprendimento personalizzati per aiutare gli studenti che hanno avuto insufficienze durante l’anno, mentre stiamo già valutando ingressi scaglionati, con la didattica a distanza che servirà agli alunni per recuperare le materie con le quali hanno avuto problemi».

Infine il dirigente dello “Stabili-Trebbiani” Arturo Verna evidenzia che  «Con un numero minore di ragazzi in classe non servirebbe il frazionamento degli ingressi. Ci chiediamo anche se saranno mantenuti i 200 giorni di lezioni, mentre il nostro organico scolastico potrebbe subire delle modifiche».

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