L’Oliva Dop del Piceno sarà tutelata. Il Ministero riconosce il Consorzio

ASCOLI PICENO – Le imprese produttrici della celebre “Oliva Ascolana del Piceno Dop” che nello scorso autunno hanno fondato un Consorzio apposito, hanno ufficialmente ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento di rappresentare la produzione dell’oliva ascolana del Piceno Dop e pertanto il Consorzio ha l’incarico di tutelare e soprattutto di valorizzare la denominazione d’origine protetta DOP “Oliva ascolana del Piceno” che comprende l’oliva in salamoia e la celeberrima oliva ripiena tanto apprezzata in tutto il mondo.Già nel 2005 grazie ad un lavoro interdisciplinare delle più qualificate e generose professionalità locali, durato circa un decennio, venne assegnato dall’Unione Europea il più alto marchio di tutela giuridica della qualità alimentare – la DOP – in ragione del nesso indissolubile tra l’eccellenza del prodotto gastronomico e la coltivazione olivicola della varietà “ascolana tenera” nell’ampia area del disciplinare, che da Ascoli Piceno si estende  anche a Fermo e Teramo.

I vertici del Consorzio (che a breve verrà presentato ufficialmente) esprimono grande soddisfazione nell’aver ottenuto l’ambizioso riconoscimento. “Aspettavamo questo momento da molto tempo. Anche i precedenti vertici del Consorzio hanno cercato di ottenere questo successo ma mancava qualche requisito affinché la pratica potesse andare a buon fine, ovvero una struttura consortile regolamentare e alcune pratiche burocratiche irrisolte. Un’altro tassello importante è stato l’inserimento degli allevatori all’interno del Consorzio: è fondamentale la loro presenza considerata l’importanza della carne di qualità come elemento cardine dell’oliva ripiena del Piceno. Soltanto grazie a queste novità abbiamo potuto iniziare la collaborazione con il Ministero” 

L’Assessore regionale all’agricoltura Anna Casini sottolinea che si tratta di “Un riconoscimento che arriva dopo aver ottenuto l’inserimento degli allevatori nei membri del consorzio, e la deroga di 12 mesi sul piano di controllo per venire incontro alle esigenze di quest’ultimi. Ora inizia una nuova fase nella quale dovrà non solo essere tutelata la nostra Dop dalle contraffazioni ma soprattutto dovranno essere messe in campo tutte le azioni necessarie alla sua valorizzazione iniziando ad evidenziare lo stretto rapporto con il nostro territorio”

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