Lotta dura per salvare il parco bau di San Benedetto, 775 firme consegnate al sindaco

SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – Non si ferma la protesta contro l’amministrazione comunale, che ha programmato il trasferimento del parco bau di viale delle Tamerici per fare spazio al museo della nave da pesca Geneviève.  Il comitato “Salviamo il Parco Bau” ha raccolto 775 firme che ha protocollato nel Municipio di viale De Gasperi. Sono indirizzate al sindaco Pasqualino Piunti e all’assessore all’ambiente Andrea Traini, con l’intento di sollecitarli a mantenere e riqualificare il parco bau di viale delle Tamerici, alla foce del torrente Albula. Nel caso il Comune non ascolti i promotori della protesta, verranno intensificate le azioni di lotta con ricorsi e due sit-in:  davanti al Municipio e al parco bau, dove si prevede di allestire un accampamento permanente. Il servizio per il fedele amico dell’uomo è previsto in via Paolini.
Intanto, il comitato sta per darsi una veste legale con la costituzione dell’associazione “Uno Spazio a Quattro Zampe”, che si occuperà degli animali di affezione a vasto raggio e  si batterà per la tutela della salute umana con la prossima battaglia contro i decibel dei locali fracassoni e il rumore dei treni che transitano sul rilevato ferroviario. E si pensa ad una mozione da presentare in Consiglio comunale.
Lo hanno annunciato gli esponenti del comitato “Salviamo il Parco Bau” nel corso di una conferenza stampa al bar King di via Voltattorni. Con Gianluigi Scaltritti, Luigi Parri, Lamberto Giusti e Monica Pizza attorniati da tanti sostenitori arrivati al bar con i quattro zampe al guinzaglio.
Scaltritti: “Abbiamo raccolto 775 firme nella sola giornata di domenica 20 maggio con due banchetti nell’isola pedonale. Davvero tante adesioni, che ci hanno convinto che stiamo facendo una giusta rivendicazione. A questo punto abbiamo deciso di non fare più i banchetti, anche perché siamo in attesa che rientrino centinaia di moduli firmati. Contiamo di arrivare a mille firme, poi stop. Secondo la legge il Comune deve rispondere entro 30 giorni. Comunque ci stiamo muovendo per presentare una mozione in Consiglio: ho sentito Antimo Di Francesco e Margherita Sorge del Pd che sono d’accordo.  Spero di trovare anche consiglieri maggioranza pronti a firmare la mozione: trovo assurdo che mi tocchi fare una battaglia di civilità in contrasto con la mia area politica”.
Ancora Scaltritti: ” Il notaio sta preparando l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione “Uno Spazio a Quattro Zampe”, per ampliare le nostre rivendicazioni. Saremo attivi contro il rumore molesto dei decibel dei treni: servono pannelli fomnoassorbenti lungo il rilevato ferroviario, per tutelare la salute umana. Inoltre, organizzeremo un convegno nazionale sugli animali di affezione. I parchi bau furono avviati dall’amministrazione Martinelli nei primi anni del 2000, fui io (deputato di Forza Italia, ndr) a suggerire all’assessore all’ambiente Ruggero Latini di programmarli”.
Giusti: “L’attuale sindaco Pasqualino Piunti era il vice sindaco di Martinelli. E’ strumentale che da primo cittadino voglia delocalizzare il parco bau. Ed ho trovato strano che l’ente abbia pubblicato il bando per il museo della Geneviève il giorno seguente l’annuncio della petizione popolare. Se si ritiene che l’area per i cani sia troppo vicina alla passeggiata, è sufficiente piantare una siepe di alloro al confine con la passeggiata. Se è vero che per creare il museo dedicato alla barca da pesca oceanica si dovrà abbattere una balaustra, siamo sicuri che la Soprintendenza darà il parere positivo? La nave deve stare nel suo ambiente naturale: il porto. Sul lungomare ci stona”.
Il comitato andrà avanti ad oltranza: se il Comune non tornerà indietro, verrà presentato ricorso al Tar contro il bando. Un’altra azione legale verrà intentata contro la decisione di spostare il parco bau: è legittimo togliere un servizio che si trova in un’area da tanti anni? Si potrebbe prefigurare il diritto acquisito.

 

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