Un Interessante ed utile incontro si è svolto giovedì sera – presso il ristorante Villa Fanini – tra il Comune di Maltignano, i responsabili della Protezione civile della Regione Marche e i cittadini sulla situazione terremoto. Tante le tematiche toccate per informare correttamente la popolazione sui contributi per la riparazione e la ricostruzione degli immobili sia ad uso abitativo e sia ad uso produttivo danneggiati dal sisma.

Il centro storico di Maltignano è stato funestato da crolli e da tanti immobili pericolanti che hanno creato una grande zona rossa interdetta agli abitanti con conseguente spostamento di oltre un centinaio di sfollati negli alberghi limitrofi. Anche il Municipio, il cimitero e la Chiesa sono stati pesantemente lesionati dal sisma ed il sindaco Armando Falcioni ha innanzitutto ringraziato tutti i collaboratori comunali per il grande impegno profuso nella gestione dell’emergenza ma anche la popolazione per la grande maturità mostrata sino ad oggi. Con grande senso di responsabilità, però, ha comunque avvertito: “La ricostruzione ci sarà, ma sarà lenta e con procedure definite che vanno puntualmente espletate da proprietari, tecnici abilitati e imprese edili iscritte nella “white list” regionale”. La trattazione del complesso tema è stata affidata all’architetto Casini, responsabile dell’ Ufficio per la ricostruzione, a servizio dei comuni della provincia colpiti dal sisma, che ha snocciolato le tante ordinanze e le procedure per l’accesso a contributi. Cospicuo il numero di domande del folto uditorio a cui i relatori hanno risposto con chiare indicazioni operative.

All’emergenza sisma si è aggiunto poi il tema delle grotte sotterranee che ha costretto il sindaco ad evacuare altre case del centro storico. Il terreno su cui è costruito borgo è cavo e le scosse molto probabilmente lo hanno messo alla prova. I risultati delle analisi, che saranno a breve comunicati nel dettaglio, parlano di un suolo che da est è di natura argillosa, mentre da ovest è costituito da pietra arenaria.