Morganti: "Maggioranza litigiosa", ecco perché rinviate regole associazioni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Perché Annalisa Ruggieri non ha portato in commissione il regolamento delle associazioni?”, domandava venerdì sera (13 gennaio) Maria Rita Morganti, presidente della commissione affari generali (leggi articolo pubblicato il 13 gennaio su sanbenedettonews.it Regolamento associazioni rinviato, Morganti s’infuria con la Ruggieri). E Adesso la consigliera Pd racconta quello che in realtà sapeva, senza peli sulla lingua.

“Nel corso della scorsa commissione affari generali – al veleno Morganti – è emersa nuovamente la frammentazione dell’attuale maggioranza in consiglio comunale, la quale, pur di non palesare le lotte che si consumano al suo interno, ha preferito rinviare l’approvazione del regolamento su contributi e patrocini alle associazioni culturali, sportive e che si occupano di sociale.

Il fatto è particolarmente grave se si considera che solo pochi giorni prima l’assessore Annalisa Ruggeri aveva dichiarato alla stampa che il regolamento sarebbe stato pronto e che si era solo in attesa della convocazione della commissione da parte della sottoscritta, in qualità di presidente, per arrivare rapidamente alla sua approvazione in Consiglio.

La stessa amministrazione aveva più volte dichiarato come l’approvazione di tale regolamento sarebbe stata fondamentale e che l’assenza di esso avrebbe addirittura compromesso lo svolgimento delle attività culturali, turistiche e sportive della città, per non parlare della attività sociali.

Cosa è successo dunque in così breve tempo di così importante da far cambiare idea alla maggioranza? Semplice, le elezioni provinciali.

È nota a tutti, infatti, la querelle sulla mancata elezione di un consigliere di Forza Italia, il che ha inevitabilmente lasciato strascichi che purtroppo si riverberano sulla nostra città.
Il risultato di tutto ciò è una città ferma, senza una guida con una visione chiara di ciò che debba essere il suo futuro.

Noi crediamo che il bene della città debba essere messo al primo posto e che le questioni partitiche interne, che non interessano minimamente i cittadini, mai possano ripercuotersi sull’agire amministrativo. Segno di una compagine di governo litigiosa, che antepone dinamiche personalistiche – conclude Morganti –   al bene della comunità”.

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