Movida, uno steward ogni due locali: tutte le ipotesi per il controllo

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le associazioni di categoria sono vicine a sottoscrivere un accordo con la Fifa Security ed altre società di vigilanza privata per il monitoraggio della movida.

In questi giorni Confcommercio, Confesercenti e Cna hanno preso in esame le diverse ipotesi per il presidio delle zone “critiche” della movida sambenedettese. Tra queste, l’accordo con le società di vigilanza privata.

«Abbiamo pensato di rivolgerci a loro – dice Fausto Calabresi, presidente di Confcommercio – e nel frattempo abbiamo deciso di sensibilizzare i nostri associati per favorire il ricorso a questa misura. In sostanza, i gestori che manifestassero problematiche nella gestione della propria attività in sicurezza, avrà la possibilità di contattarci. Noi poi faremmo da tramite con le società per consigliare ai nostri esercenti la soluzione migliore».

Diversamente a quanto si era pensato nei giorni scorsi, gli steward non monitorerebbero in modalità ronda, ma formerebbero un presidio stabile e soltanto per i locali che ne facessero richiesta. Il tutto, infatti, è affidato all’iniziativa individuale dei gestori dei locali.

Sotto esame anche le modalità di monitoraggio. «Una delle soluzioni emerse – continua Calabresi – consiste nel dare ad ogni steward il compito di controllare lo spazio compreso fra due locali, in modo da non trasmettere input di eccessiva severità alla clientela».

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