Muzi sì Muzi no, mercoledì 21 la verità su presidenza commissione ambiente

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Stefano Muzi “l’attenzionatore” è decaduto da presidente della commissione lavori pubblici e ambiente? Ancora non si sa. Il capogruppo di Forza Italia Valerio Pignotti aveva destituito Muzi dal ruolo di presidente di commissione, ma gli uffici non si sono espressi né per il sì né per il no.

Perché? “Per il fatto – spiega il presidente del Consiglio, Giovanni Chiarini – che il regolamento  del Consiglio non è chiaro su questo punto. Cioè: è puntuale sulla nomina e sulla revoca dei membri dell’organo consultivo, che spetta al capogruppo, ma non dice nulla sull’eventuale rimozione del presidente”.

A questo punto la palla passa alla politica. Il caso Muzi sarà perciò discusso mercoledì 21 nel corso della conferenza dei capigruppo, convocata alle ore 18 da Chiarini. All’ordine del giorno la presidenza della commissione e il comportamento da tenere in aula.

“Mercoledì 21 – puntualizza il presidente del Consiglio – con i capigruppo si affronterà la questione. E si prospetta l’ipotesi di portare in Consiglio comunale l’integrazione al regolamento del consesso civico. Pertanto si potrà integrare in due modi: a) il presidente di commissione può essere rimosso dal capogruppo; b) il presidente di commissione può essere rimosso dai membri della commissione stessa”.

La revoca di Muzi resta dunque congelata, in attesa dei chiarimenti che dovrebbero arrivare nella conferenza dei capigruppo.

Per quanto riguarda il comportamento da tenere in aula, Chiarini specificherà che quando il consigliere esce dall’emiciclo deve comunicarlo e nel contempo rimuovere la tessera magnetica dal dispositivo.

 

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