Oltre 300 milioni di euro per le Marche dal Fondo complementare sisma 2009-2016

Oltre 300 milioni di euro per le Marche dal Fondo complementare sisma 2009-2016 che punta al rilancio economico sociale del ‘cratere’ che nelle Marche conta 85 Comuni (circa 40% del territorio).

Presentati in Regione i bandi per finanziare il sistema delle imprese e gli investimenti economici e sociali: si apriranno a settembre (per misure più sostanziose potrebbero partire prima) per chiudersi a ottobre; in alcuni casi raggiungeranno l’80% dei costi sostenuti. Le ‘mission’: migliorare la competitività dei territori con l’imprenditorialità dei residenti, rafforzare il tessuto sociale ed economico e lo stimolo all’innovazione produttiva.
Presenti in conferenza stampa, tra gli altri, il presidente Francesco Acquaroli, l’assessore alla Ricostruzione Guido Castelli, il presidente di Camera Marche Gino Sabatini (videocollegato), Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli (componenti Cda Svem). Svem (Sviluppo Europa Marche), braccio operativo della Regione, avrà, come Camera Marche e Associazioni, una fondamentale funzione di “comunicazione, persuasione, assistenza a chi si avvicina a questa ponderosa serie di informazioni” per accedere ai bandi. Ciò per non disperdere risorse pensate come “vasi comunicanti” ma che, ha detto Acquaroli, rappresentano “un’opportunità importante, risorse irripetibili per creare valore aggiunto. L’auspicio è che vi sia da enti locali in collaborazione con Regione e corpi intermedi, una progettualità per dare prospettive importanti. Spero che le opportunità siano colte fino in fondo per fare il salto di categoria alla Regione”.

Sul totale di 700 milioni di euro il 67% è dedicato al sisma 2016, di queste risorse circa il 62% sono per le Marche: circa 157 milioni a sostegno degli investimenti, circa 75 milioni per “turismo, cultura, sport e inclusione”, circa 21 milioni di euro per “Valorizzazione ambientale”, circa 34 milioni di euro per “centri di ricerca per l’innovazione”, oltre 27 milioni destinati a “energia da fonti rinnovabili e comunità energetiche”

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