Pd, l’amarezza di Benigni: “Voto bulgaro per Terrani, ma si punta l’indice sulla bassa affluenza”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ amareggiato Claudio Benigni per il modo con il quale i giornali hanno trattato il congresso del Pd nei circoli del Piceno. La stampa ha sottolineato che si è recato alle urne il 54,8% degli iscritti, dando maggiore risalto alla scarsa affluenza che al successo del candidato unico alla segreteria provinciale, Matteo Terrani.  Il segretario del circolo Gregori del Pd di Porto d’Ascoli, appunto Benigni, ha affidato lo sfogo a un lungo post su Facebook.

“Ma come? facciamo un enorme sforzo organizzativo – scrive il segretario di Porto d’Ascoli, Claudio Benigni – per portare a votare i nostri iscritti, perché le regole del Pd danno alla base il potere di eleggere i propri rappresentanti; facciamo fatica anche perché con una candidatura, e quindi in assenza di competizione, è più difficile mobilitare la militanza; nonostante questo, Terrani porta a casa un risultato bulgaro (98% dei consensi), senza alcun dissenso apprezzabile, e i titoli dei giornali sono questi?

Per carità: non pretendo che dicano che siamo bravi, capaci, biondi e con gli occhi azzurri.  Ma perché l’impegno, il volontariato puro e la passione che tanti nostri iscritti quotidianamente mettono in campo, e che non è riscontrabile altrove, non è mai una notizia?

Perché fa notizia il 45% degli iscritti rimasti a casa, un dato più che fisiologico in queste condizioni, e non le centinaia di militanti che nonostante l’unica candidatura hanno comunque voluto partecipare al congresso e dare il loro contributo?

Mi chiedo, poi, come mai c’è tanta attenzione per l’affluenza su un congresso Pd, ma nessuno o quasi si chiede chi siano i rappresentanti provinciali degli altri partiti, quanti iscritti abbiano e quando mai hanno partecipato alla loro designazione.

E così, invece di dire che il Pd è una delle poche organizzazioni politiche basate sulla partecipazione degli iscritti, si punta il dito su un problema inesistente.  Chissà perché nessuno si chiede chi è il portavoce provinciale del Movimento 5 stelle o di Forza Italia e chi li ha eletti. Lì il 100% degli iscritti rimasti a casa, stranamente, non fa notizia.

La vera notizia è che sono poche le forze politiche che fanno i congressi, e sono per lo più a sinistra, come Rifondazione Comunista e Partito Democratico. È un dato di fatto e mi pare impossibile non riconoscerlo: altro che “mezzo Pd è rimasto a casa”.

Rivendico piuttosto il primato tra i partiti maggiori, visto che nessuno degli altri, a quanto pare, fa congressi ed elegge coordinatori veri. E quei pochi che li fanno hanno numeri non paragonabili neppure lontanamente ai nostri. Voglio continuare a pensare che – conclude Benigni –  chi lavora può sbagliare. L’importante è prenderne atto”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Area di Crisi Complessa, firmato accordo per ulteriori 12 mesi di cassa integrazione

Articolo Successivo

Ballarin, restyling o demolizione? Piunti: "La memoria storica rimarrà"