Piazza Montebello e altre criticità, il quartiere Marina Centro serra le fila

quartiere marina centro via roma

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Quali sono le principali criticità del quartiere Marina Centro? Tra decoro urbano, manutenzione e situazioni di degrado Elena Piunti, in rappresentanza del quartiere punta il dito contro le situazioni che ancora attendono un’intervento da parte degli amministratori.

Spiega la Piunti: “Sono tante le cose che abbiamo chiesto a questa amministrazione: qualcosa è stato fatto, come la riqualificazione del pontino lungo. Ma ci sono voluti due anni, e alla fine ci hanno ascoltato. Le zone abbandonate sono soprattutto quelle verdi. Penso al parco in via Manzoni, l’unica zona verde nel nostro quartiere abbandonata a sé stessa senza un cancello, alla mercé delle deiezioni dei cani. Stesso problema, al pacchetto in via  Mentana, in cui al problema della sporcizia causata da padroni di cani  maleducati si aggiunge quello dell’abbandono dei rifiuti”.

Continua la Piunti: “Tante sono le strade malmesse, da via Palestro, a via Custoza; da  via Aspromonte a via Legnano; da una parte di via Mentana alla zona sud via Calatafimi. Sono un disastro: una buca continua. Per non parlare di via Montebello. E dei marciapiedi improponibili, che causano cadute sistematiche. Dal Sindaco abbiamo avuto la disponibilità per il 2020 con il Piano strade di agire anche sui marciapiedi. Spesso però il problema di rompere è che si intercetta il sistema fognario, e ciò comporta spese ulteriori che l’amministrazione non è in grado di sostenere”.

Conclude la Piunti: “Il nostro quartiere ha un vantaggio in più e viene tenuto bene grazie alla presenza dell’area pedonale. Ma poi le vie laterali sono un problema e rappresentano una cartolina anche quelle. Comunque il 2020 pare sarà l’anno di Piazza Montebello, ma finché non lo fanno non ci credo. C’è da spezzare una lancia a favore dell’amministratore: l’applicazione City work – servizio di segnalazione di problematiche al  comune – funziona bene per le piccole cose, dalle luci alle buche”.

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