Pronto il piano di risanamento del Centro Agroalimentare

SAN BENEDETTO – E’ pronto il Piano di Risanamento del Centro Agro-Alimentare Piceno approvato dal CdA  il 29 marzo scorso e che verrà illustrato, a breve, all’Assemblea dei Soci  che verrà convocata per riunirsi nei primi giorni del mese di maggio.

In sostanza, si dice in una nota, “La qualifica di un piano come “piano di risanamento” si fonda, purtroppo,  sull’esistenza di uno stato attuale di crisi della Soc. CAAP Spa, nella volontà del management di ripristinare le fisiologiche condizioni di attività aziendale. Il CAAP è comunque proprietario di gran parte delle infrastrutture esistenti nel Centro Agro-Alimentare San Benedetto del Tronto, mentre circa il 40% degli immobili è già stato privatizzato a undici primarie società del settore Agro-Alimentare. Il piano rappresenta anche una guida per l’azione futura, sia per il management, sia per gli interlocutori coinvolti; in effetti, il piano deve consentire di confrontare gli esiti attesi con i risultati consuntivi, onde permettere, in caso di scostamenti, rimodulazioni delle azioni ancora da intraprendere, o cambiamenti nel piano di risanamento stesso” dice la nota “Nella redazione del Piano di risanamento, il Cda ha applicato principi di chiarezza; completezza;  affidabilità; attendibilità;  neutralità;  trasparenza e prudenza. Il Piano tende a valorizzare i processi propri della Società e l’obiettivo di risanamento può essere portato a termine attraverso la corretta gestione del core-bussiness implementato da nuove attività evitando vendite del patrimonio immobiliare del CAAP”.

Le diverse fasi in cui si può suddividere il Piano sono così riassumibili:

A) Interventi di natura finanziaria: ristrutturazione del debito finanziario (Istituti bancari e fornitori) e rateizzazione del debito tributario; B) Interventi di contenimento dei costi al fine di raggiungere la massima efficienza; C) Interventi di efficientamento energetico volti a migliorare l’ambiente di lavoro, ridurre i costi, rispettare la natura renderci più competitivi abbassando i costi del condominio e, non ultimo anche beneficiando delle agevolazioni fiscali; D) Interventi di natura commerciale ed organizzativa: politiche commerciali volte al risanamento delle zone ad oggi improduttive mediante contratti di locazione “ad hoc”, implementazione di nuove iniziative nei settori della convegnistica delle fiere e degli eventi al fine di raggiungere importanti e migliori livelli di fatturato; E) Miglior gestione del credito; F) Opportunità collaborative con Unicam e Fondazione Carisap.

Sul costo del personale comprensivo di oneri sociali, assicurativi si ipotizza una riduzione del costo del personale pensando alla tutela dei lavoratori, proponendo forme alternative, quali: ammortizzatori sociali, ricollocamento (mobilità tra Enti Pubblici), pre pensionamento, riduzione orario di lavoro.

Sulla base delle strategie viene sotto è stato elaborato un piano economico finanziario del Piano di Risanamento sviluppato per il periodo di sua attuazione quinquennio 2019 -2023 comprensivo delle singole misure adottate per ciascuna voce di costo e di ricavo. Il piano evidenzia la possibilità di raggiungere di un equilibrio finanziario, economico e patrimoniale sostenibile, con un tendenziale pareggio già nel corrente 2019 ed utili di esercizio nei prossimi anni.

Il CdA del Centro Agroalimentare vuole mettere in forte evidenza che “Il Piano è stato elaborato e pensato non valutando alcuna ipotesi di vendita immobiliare anche e soprattutto con l’intento di preservare il patrimonio immobiliare dell’azienda: la sua vera ricchezza. In tal modo abbiamo inteso preservare e conservare il valore “reale” delle quote azionarie nel rispetto dei terzi, dei Soci e della collettività da essi rappresentata.I risultati del Piano di risanamento si basano su assunzioni di base prospettiche e come evidenziato nel conto economico di periodo (2019-2023) la realizzazione del pareggio di bilancio e del risanamento aziendale sono possibili in breve tempo, adottando le soluzioni proposte e monitorando costantemente l’andamento aziendale e la rispondenza del Piano al suo svolgimento ed alle sue conseguenze adottando, se necessario, con il giusto anticipo gli eventuali  correttivi”.

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