Recuperato l’antico sentiero tra Capodacqua, Tufo e Grisciano

ARQUATA – L’Associazione “Arquata Potest” di Arquata  ha portato a termine anche il recupero dell’antico sentiero tra Capodacqua e Tufo e Grisciano (frazione di Accumoli)
L’opera di ripristino, promossa, appunto, da Arquata Potest, ha visto altresì la partecipazione di numerose associazioni del territorio.

In particolare, hanno preso parte i seguenti volontari: Silvestro Bucciarelli, Salvatore Ambrosi, Sante Corradetti, Patrizia Gagliardi, Peter Lerner e Carlo Ambrosi (Associazione “Arquata Potest”), Emily Chiesa (“Proloco Arquata”), Carlo Moscati, Mauro Nobili, Virginia Equizi, Enrico Luci e Fernando Cortellesi (Comitato “Ricostruire Tufo”), Berardina di Cesare e Fabio Cortellesi (Ass. “Ancora Capodacqua”), tutti sotto l’egida dello scrittore e maratoneta Vittorio Camacci.

L’alto numero di volontari, in crescita, che ha permesso questa azione di ripristino, era comunque necessario per poter terminare l’opera in un unico giorno, considerando che la vegetazione era particolarmente fitta per via delle intense piogge del mese di maggio a cui è seguito il caldo torrido già dai primi di giugno. Lo stesso percorso, che si sviluppa sui due lati del fiume Tronto, rendeva particolarmente complessa la gestione della logistica. Nonostante tutto l’opera è stata portata a termine, con la grande soddisfazione dei partecipanti che finalmente hanno potuto avviare il recupero dei sentieri sul versante dei Sibillini del Comune di Arquata (sicuramente il lato maggiormente colpiti dai terremoti del 2016).


Tali sentieri sono stati per secoli (e così fino agli anni ’50) le uniche vie di comunicazione, fondamentali per tutti gli abitanti della zona, che erano peraltro obbligati ad inviare diversi membri della propria famiglia tre/quattro volte all’anno per partecipare alle azioni di ripristino degli stessi percorsi. È per questo motivo che lungo tutti questi sentieri sono ancora oggi visibili splendidi muretti a secco e selciati peraltro assai ben conservati, nonostante l’abbandono degli ultimi decenni.

L’opera avviata dall’associazione vuole avere una triplice valenza:
– mantenere alta l’attenzione mediatica sul Comune di Arquata del Tronto, così profondamente colpito dai sismi del 2016;
– investire nelle potenzialità paesaggistiche dell’unico comune d’Europa diviso tra 2 Parchi Nazionali (Monti Sibillini e Gran Sasso/Laga), dotato di ricchissime risorse naturalistiche, promuovendone così la fruibilità per gli appassionati di trekking e biking che fossero interessati a visitarlo, offrendo in questo modo maggiori opportunità alle attività commerciali del posto che coraggiosamente hanno deciso di ripartire qui senza delocalizzare altrove;
– avviare un progetto di recupero della storia del Comune di Arquata, anche attraverso queste antiche vie di comunicazione, e delle bellezze storico-architettoniche presenti nelle varie frazioni.

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