Recuperato l’antico sentiero tra Trisungo e Borgo di Arquata

ARQUATA – L’Associazione “Arquata Potest” ha portato a termine il recupero dell’antico sentiero tra Trisungo e Borgo di Arquata del Tronto: un tracciato che si sviluppa lungo il versante del Monte Ceresa e sale in direzione del Vettore, la vetta più alta dei Sibillini, con ampie panoramiche sul comprensorio della Laga.

L’opera di ripristino realizzata grazie all’impegno dei volontari Andrea Izzi, Silvestro Bucciarelli, Salvatore Ambrosi, Francesca Olini, Paolo Izzi, Berardina di Cesare, Otello Palmini, Valerio Maior, Linda Maria, Matthias Canapini, Danilo Giuliani e Carlo Ambrosi, come sempre guidati dal maratoneta e scrittore Vittorio Camacci.

Il percorso unisce 2 frazioni martoriate nel 2016 dal terremoto, che però non è riuscito ad intaccarne la bellezza naturalistica. Si parte da Trisungo, lungo la SS Salaria, risalendo a piedi il Fosso della Madonna delle Grazie, ai piedi del Picco di Macina, e si raggiunge la Costa Franzola, dove un bivio offre sia la possibilità di scendere verso Borgo (la frazione che ospitava la celebre Sindone di Arquata) che di proseguire per Piedilama lungo il Colle Forcella.

Proprio su questi pendii transitava l’antica Salaria Gallica, il diverticolo della Salaria Romana che, nei pressi di Trisungo, entrava nell’entroterra verso i territori prevalentemente abitati da popolazioni di origine celtica. I toponimi sono ancora lì a ricordarcelo: dal “Passo del Galluccio” a “Montegallo”, fino ad arrivare sull’Adriatico nei pressi di “Senigallia”.

Un recupero che ha avuto inizio dopo la benedizione da parte del parroco di Arquata, Don Nazzareno Gaspari, dell’edicola sacra realizzata dai volontari di Arquata Potest nel mese di giugno, dove sono installate all’interno di due cavità di un grosso masso di arenaria 2 statue, una in onore della Madonna delle Grazie, patrona di Trisungo e l’altra in onore di San Francesco, patrono di Borgo.

Inizia a prendere seriamente forma l’obiettivo finale di Arquata Potest: resta ormai solo 1 tappa per completare il circuito ad anello denominato G.A.D.A. (Grande Anello di Arquata) che unirà tutte le frazioni del comune montano in un unico tour tra il complesso dei Sibillini, della Laga e del Ceresa, confermando la naturale predisposizione per il trekking e il turismo lento dell’unico Comune d’Europa diviso tra 2 Parchi Nazionali.

Per maggiori informazioni sull’attività dell’Associazione, si invita a visitare anche la pagina facebook: https://www.facebook.com/arquatapotest/

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