Reddito di inclusione, nel Piceno presentate oltre 1200 domande

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PICENO – Alla fine di Marzo erano 1.208 le domande presentate in provincia di Ascoli Piceno per il Reddito d’inclusione (Rei), di queste 395 sono state accolte, 334 respinte, mentre le restanti sono in lavorazione. Il Rei è una misura contro la povertà e si basa non solo sul contributo erogato dall’Inps (da un minimo di 187 euro fino ad oltre 500 euro mensili, in base alle condizioni e ai membri nel nucleo familiare), ma anche su percorsi di reinserimento lavorativo calibrati sulle singole persone richiedenti il beneficio. Su una stima di 38mila famiglie marchigiane in povertà assoluta in tutte le Marche, le domande fino ad ora pervenute sono meno di quanto ci si potesse aspettare. Per questo la Regione intende promuovere questo strumento di innovazione sociale, che dal 1° luglio diventerà universale, non essendo più legato ai requisiti familiari, ma solo a quelli economici. In provincia di Ascoli Piceno sono attivati  28 punti REI, dove reperire informazioni ed essere assistiti nella presentazione della domanda. Centri per l’impiego, Ambiti sociali, servizi sociali comunali, curano la presa in carico dei beneficiari, in modo da permettere loro una prospettiva duratura di fuoriuscita dalle difficoltà. Complessivamente per questa nuova misura, per il 2018, lo Stato ha stanziato 1,8 miliardi di euro. Il 15 per cento di questo stanziamento dovrà essere utilizzato per i servizi di orientamento al lavoro che affiancano il contributo (5,6 i milioni di euro a ciò destinati nelle Marche per il 2018, a cui si aggiungono, per i prossimi due anni e mezzo, oltre 20 milioni tra fondi Fesr e altre linee di finanziamento).

La firma del decreto legislativo che introduce il REI è stato un impegno sostenuto in prima linea dal delegato alla Sanità Fabrizo Volpini che ha mediato tra le regioni affinchè si arrivasse ad un accordo comune che ha portato alla approvazione, in conferenza unificata, del decreto di riparto del fondo statale per la lotta alla povertà e dedicato al potenziamento dei servizi.

Grazie al lavoro svolto il ministro Poletti ha potuto firmare il decreto ed entro un mese gli Ambiti territoriali potranno usufruire delle disponibilità aggiuntive di 5 milioni e mezzo di euro.

“Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto, che impegna tutte le istituzioni e le comunità locali a stare a fianco dei più deboli.

Ho seguito il percorso fin dall’inizio e continuerò a sostenere le fasi di implementazione che prevedono come primo step l’approvazione del piano regionale contro la povertà dove la Regione indicherà le priorità di spesa” ha commentato Volpini.

SCHEDA – IL REI E GLI ATTUALI REQUISITI PER ACCEDERE AL BENEFICIO

Il Reddito di inclusione (REI) è una misura di contrasto alla povertà condizionata alla valutazione della condizione economica, attiva dal 1° gennaio 2018 e introdotta dal Decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 “Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà”.

Il REI è costituito da: un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI), unprogetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa predisposto dai servizi sociali del Comune di residenza, finalizzato al superamento della condizione di povertà. E’ attualmente rivolto a nuclei familiari, anche monoparentali, che presentino i seguenti requisiti:

Requisiti di residenza e soggiorno

Il richiedente deve essere congiuntamente:

– cittadino dell’Unione o suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;

– residente in Italia, in via continuativa, da almeno due anni al momento della presentazione della domanda.

Requisiti familiari

Nel nucleo familiare deve essere presente almeno una delle seguenti condizioni:

– presenza di un minorenne;

– presenza di una persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore;

– presenza di una donna in stato di gravidanza accertata (nel caso in cui sia l’unico requisito familiare posseduto, la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto e deve essere corredata da documentazione medica rilasciata da una struttura pubblica).

– presenza di un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.

Requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso congiuntamente di:

– un valore ISEE in corso di validità non superiore a 6mila euro;

– un valore ISRE (l’indicatore reddituale dell’ISEE, ossia l’ISR diviso la scala di equivalenza, al netto delle maggiorazioni) non superiore a 3mila euro;

– un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 20mila euro;
– un valore del patrimonio mobiliare (depositi, conti correnti) non superiore a 10mila euro (ridotto a 8 mila euro per la coppia e a 6 mila euro per la persona sola).

Altri requisiti

Per accedere al REI è inoltre necessario che ciascun componente del nucleo familiare:

– non percepisca già prestazioni di assicurazione sociale per l’impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito in caso di disoccupazione involontaria;

– non possieda autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);

– non possieda navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).

Il sostegno economico massimo previsto, da un minimo di 187 euro fino ad oltre 500 euro mensili, è diverso a seconda del numero di componenti del nucleo familiare e delle risorse di cui la famiglia dispone. In particolare, il valore del beneficio massimo mensile è ridotto dell’importo mensile degli eventuali trattamenti assistenziali percepiti dalla famiglia nel periodo di fruizione del REI, esclusi quelli non sottoposti alla prova dei mezzi, come ad esempio l’indennità di accompagnamento. Viene concesso per un periodo massimo di 18 mesi  eventualmente rinnovabile per ulteriori 12 mesi.

Condizione necessaria per accedere al beneficio è aver sottoscritto il Progetto personalizzato con i Servizi Sociali del Comune di residenza, in base al quale la famiglia è tenuta a svolgere determinate attività e impegni individuati dagli operatori sociali. Se l’analisi preliminare svolta dagli operatori sociali del Comune fa emergere che la condizione di povertà è esclusivamente dovuta alla mancanza di lavoro il Progetto Personalizzato è sostituito dal Patto di Servizio definito presso il competente Centro per l’Impiego. Per fruire del REI occorre avere una attestazione ISEE in corso di validità.

 

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